PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Walter Veltroni, regista del film C’è tempo.
Il tema del primo film di finzione di Walter Veltroni è l’incontro e la sua meraviglia. C’è tempo arriva dopo una prolifera attività nel documentario e ritrova uno Stefano Fresi per la prima volta protagonista di una storia. Fresi interpreta Stefano, un ricercatore che studia gli arcobaleni e tra frustrazioni e sogni che non si realizzano, scopre di avere un fratello tredicenne. Come in un arco di trasformazione come quello dell’arcobaleno, Veltroni sviluppa l’arco narrativo del suo protagonista che attraverso questo incontro diventa adulto e si riscopre nella doppia veste di fratello e padre. Veltroni rivela i numerosissimi omaggi che ha inserito nel suo film, al cinema che gli ha cambiato la vita, da Ferreri a Risi fino alla forma, quella del road movie, un genere sempre fonte di grande ispirazione e di grandi trasformazioni. C’è tempo arriverà il 7 marzo al cinema distribuito da Vision Distribution.
C’è tempo: Stefano (Stefano Fresi), quarantenne precario e immaturo, vive in un paesino di montagna e fa un lavoro bizzarro: l’osservatore di arcobaleni. Alla morte del padre, mai conosciuto, scopre di avere un fratellastro tredicenne, Giovanni, fin troppo adulto per la sua età. Senza alcuna intenzione di prendersene cura, Stefano parte per Roma e ne accetta la tutela solo per ricevere in cambio un generoso lascito. Profondamente diversi, i due intraprendono un viaggio in macchina che, fra diffidenze iniziali e improvvise complicità, si colora a ogni tappa. L’incontro con la cantante Simona (Simona Molinari), in tour con sua figlia, sarà la svolta nel rapporto tra Stefano e Giovanni che, strada facendo, scopriranno quanto essere fratelli possa essere sorprendente, proprio come un arcobaleno a due volte sovrapposte.
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