Nell’ambito della 23ª edizione del Florence Korea Film Fest, Na Hong-jin ci ha raccontato la sua affascinante esplorazione dei temi di religiosità e spiritualità nel suo film, “The Wailing”. Durante l’intervista, il regista sudcoreano ha condiviso come la sua passione per l’occultismo lo abbia portato a intraprendere lunghi viaggi, inclusa un’esperienza immersiva di tre mesi in Nepal, dove ha studiato culti locali.
“The Wailing” non è solo un film horror, ma una riflessione profonda sulle debolezze umane e sul desiderio intrinseco di speranza. Na Hong-jin ci rivela come la sua carriera registica abbia evoluto le sue preferenze, passando dalla scrittura alla regia, creando così un ambiente familiare con il suo team.
La trama di “The Wailing” si svolge attorno a Jong-goo, un ufficiale di polizia che deve affrontare una serie di omicidi inspiegabili nel suo villaggio, tutti legati a un misterioso forestiero giapponese. La tensione si intensifica quando la figlia di Jong-goo, Hyo-jin, inizia a mostrare comportamenti inquietanti, suggerendo che una forza oscura stia dilagando nella comunità.
Girato in un’atmosfera di crescente angoscia, “The Wailing” combina elementi di thriller e horror, sfumando i confini tra bene e male e offrendo una critica acuta delle istituzioni e delle credenze. Na Hong-jin sottolinea quanto le sue esperienze di vita siano state fondamentali nel dar vita a questa trama, affermando che “anche nelle situazioni più oscure e negative, l’essere umano cerca sempre di guardare il lato positivo“. Questo desiderio di speranza si riflette nel modo in cui i personaggi affrontano le loro sfide, nonostante l’opprimente atmosfera di negazione e paura.
La cinematografia di Hong Kyung-pyo accompagna il racconto con un realismo tangibile, utilizzando la luce naturale per rappresentare il villaggio di Goksung come uno spazio dalle leggende, dove l’incomunicabilità mette alla prova la fragilità delle relazioni umane.
Commistione di generi e tonalità, “The Wailing” culmina in un esorcismo sciamanico che non solo intrattiene, ma invita il pubblico a riflettere su questioni morali e spirituali.
Plot
L’arrivo di un uomo giapponese sconvolge una piccola comunità. Gli abitanti sembrano cadere preda di una bramosia sanguinaria che si espande come un’epidemia. A capo delle indagini Jong-goo, un poliziotto che si rende conto di quanto sia pericolosa la situazione quando anche la sua amata figlioletta Hyo-jin inizia a comportarsi in modo strano per poi cadere gravemente malata. Nel tentativo di far luce sulla reale natura del misterioso straniero e per provare a curare la bambina, giunge nel villaggio anche un bizzarro sciamano.