“Tempo D’Attesa”, terzo documentario diretto da Claudia Brignone e presentato in concorso documentari italiani al 41° Torino Film Festival nasce dall’esperienza personale della regista napoletana. Alla notizia della sua gravidanza, la regista ha cercato qualcuno che la supportasse e guidasse attraverso le sue paure e i suoi timori nel percorso verso la maternità. I corsi pre-parto non erano abbastanza fino a quando non si è imbattuta in una navigata ostetrica e quasi guida spirituale, Teresa De Pascale.
I suoi incontri con donne in gravidanza e nel post- parto, al Bosco di Capodimonte sono diventati non solo oggetto del film ma punto di partenza per un film che è diventato poi viaggio e riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi, e sul percorso che rende una donna madre nei suoi risvolti psicologici e culturali.
Entrando e seguendo il cammino di queste donne verso il diventare madri e facendosi accogliere dalle parole e le azioni di Teresa, con cui ogni sentimento è accettato e condiviso, Tempo D’Attesa mostra tante donne che si incontrano in un cerchio e che restano legate, perché, per citare Claudia Brignone: “fare comunità diventa un vero e proprio bisogno”.
Plot
È estate, la luce calda del sole illumina Teresa che prova a ripararsi dal caldo sotto una grande Magnolia. Teresa è un’ostetrica, ha settanta anni, i capelli bianchi avvolti in una treccia ed un sorriso accogliente. Oltre a lei una decina di donne. Sono disposte in cerchio, sono tutte in dolce attesa ma non tutte allo stesso periodo di gravidanza. Le donne si presentano e raccontano qualcosa di sé ed insieme a Teresa riflettono sul momento di passaggio che stanno attraversando. Sono tante le emozioni, i dubbi e le paure che emergono dai loro racconti.