“La Vita Accanto”, intervista al regista Marco Tullio Giordana
Marco Tullio Giordana parla di La Vita Accanto, un film che indaga le dinamiche familiari e l'accettazione di sé, presentato al Locarno Film Festival.
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
"Sulla terra leggeri", intervista alla regista Sara Fgaier Federica Scarpa
Al Locarno Film Festival, Fred Film Radio ha intervistato la regista Sara Fgaier per il suo film “Sulla terra leggeri”, in concorso nella sezione internazionale. La storia segue Gian, un etnomusicologo sessantenne che soffre di amnesia temporanea dopo la perdita della sua compagna. Questo trauma lo porta a scoprire, attraverso un diario, un amore giovanile che non ricorda.
Sara Fgaier descrive il film come un viaggio nella memoria e nell’identità, in cui Gian, incapace di riconoscere sua figlia o ricordare il passato, si immerge in un percorso di riscoperta. “Non si tratta solo di ricostruire il passato, ma di reinventarlo”, spiega la regista. Gian diventa ossessionato dal diario, convinto che nasconda qualcosa di fondamentale per la sua vita. Alla fine, comprende che il passato che sta cercando non è solo un amore giovanile, ma la sua vita intera.
La regista racconta che l’ispirazione per il film è nata da immagini d’archivio che l’hanno profondamente colpita. “Ho voluto esplorare il tema della morte e della rinascita,” dice Sara Fgaier, aggiungendo che il film è stato un processo di scoperta e sperimentazione. “All’inizio volevo fare un film sul carnevale, ma poi mi sono lasciata guidare dalle immagini e dai temi che emergevano.”
La musica gioca un ruolo cruciale nel film, riflettendo il processo mentale di Gian. Sara Fgaier ha utilizzato sia musiche di repertorio che composizioni originali, come quelle di Carlo Crivelli, per sottolineare i passaggi emotivi. “La musica è un potente mezzo emotivo e mi sembrava naturale che il ritorno alla vita di Jan fosse accompagnato da un ritorno alla musica,” spiega la regista.
Documentarista e montatrice per film come “Bella e Perduta” di Pietro Marcello, Sara Fgaier ci confessa che dirigere il suo primo lungometraggio di finzione è stato impegnativo, ma anche incredibilmente gratificante. “La scrittura della sceneggiatura è stata un’esperienza meravigliosa,” racconta, e sottolineando l’importanza del lavoro con gli attori aggiunge: “Mi sento fortunata perché gli attori hanno creduto molto nel film e hanno dato tutto.”
“Sulla terra leggeri” è un viaggio complesso e affascinante attraverso la memoria, l’amore e l’identità. Con il suo primo lungometraggio di finzione, Sara Fgaier ha creato un’opera che invita gli spettatori a riflettere sulla natura del ricordo, sull’amore e sulla ricerca di sé stessi. Perdersi per ritrovarsi.
Gian lotta contro l’oscurità di un'improvvisa amnesia. Miriam, la figlia che non riconosce, gli consegna un diario, scritto a 20 anni, che ruota tutto intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell'arco di una notte. L’intensità di questo sentimento lo spinge a ritrovare se stesso e a vivere una rivelazione. Cosa accade se non ricordiamo più l’amore della nostra vita?
Written by: Federica Scarpa
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Sulla terra leggeriFestival
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