Con Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commission, parliamo dei film sardi alla Mostra del Cinema di Venezia.
La Sardegna sbarca al Lido di Venezia per l’80ma edizione della Mostra Internazionale del Cinema, e lo fa portando in dote sia registi che produttori sardi, ma anche artisti che hanno trovato “casa” sull’isola, condividendo uno spazio creativo e di ispirazione molto fecondo, oltre a un’accoglienza unica.
La qualità della presenza sarda
Quattro lungometraggi, un corto, coproduzioni internazionali e uno sguardo sempre più globale e improntato alla sostenibilità, come ci racconta Nevina Satta. Film molto diversi tra loro, che rivelano una ricca eterogeneità di sensibilità poetiche e di estetiche sperimentali.
I titoli
“L’anno Dell’Uovo” di Claudio Casale (Diero produzioni, società olbiese che da anni promuove il cinema giovane); “L’Avamposto” di Edoardo Morabito in programma alle Giornate degli Autori, una produzione Dugongo Films con Rai Cinema; “Across” di Irene Doringhetti; “Anna” di Marco Amenta e “Tilipirche” di Francesco Piras.