In concorso alla 21° Alice nella Città, “Riviere”, il primo lungometraggio del regista franco-svizzero Hugues Hariche, che racconta di Manon, una giovane di diciassette anni, che parte dalle montagne svizzere alla ricerca del padre scomparso. Nel suo viaggio, crea nuove relazioni e si innamora per la prima volta, ma rimane decisa a perseguire il suo sogno di diventare una giocatrice di hockey professionista.
Ai microfoni di FRED Film Radio, il regista ci racconta il suo desiderio di raccontare le sfide affrontate dagli adolescenti nel mondo contemporaneo nel trovare la propria identità in un ambiente che sembra offrire molte opportunità ma richiede sforzi per raggiungerle. Per farlo, si è concentrato su una giovane vulnerabile alla ricerca di un senso di normalità.
Manon, ci spiega Hugues Hariche, è una ragazza di poche parole ma tanta azione, soprattutto quando ha a che fare con la sua grande passione: l’hockey. L’hockey funge da specchio per la storia di Manon. Questo sport di squadra, in cui tutti devono integrarsi e partecipare a velocità, evitamento, collisioni fisiche, fuga e azioni violente, risuona con la sua personalità.
Prima di sbarcare ad Alice nella Città, il film “Riviere” è stato nel concorso Cineasti del presente al Locarno Film Festival.
Plot
La diciassettenne Manon lascia le montagne svizzere per cercare suo padre, che non si trova da nessuna parte. Mentre stringe nuovi legami e sperimenta il suo primo amore, è determinata a seguire il percorso che si è prefissata sul ghiaccio: diventare una giocatrice di hockey professionista.