PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Riccardo Scamarcio, attore del film Lo Spietato.
Non poteva che essere un attore sempre più internazionale come Riccardo Scamarcio ad interpretare un gangster movie italiano targato Netflix come Lo Spietato. Scamarcio è Santo Russo, uno yuppie gangster di origini calabresi che nella Milano da bere degli anni 80′ scala le vette criminali che domina tra alti e bassi fino all’inevitabile discesa negli anni 90′. Diretto da Renato De Maria in un film che ha la forza internazionale che solo una pellicola targata Netflix può dare, Riccardo Scamarcio racconta il coinvolgimento nel personaggio, i riferimenti anni 80′ in cui si è immerso e il dualismo del suo Santo, che punta sempre più in alto. Dal 19 aprile Lo Spietato è su Netflix.
Lo Spietato: Siamo nel periodo del boom, in una metropoli – Milano – destinata a una crescita economica e criminale vertiginosa. Santo Russo, calabrese cresciuto nell’hinterland, dopo i primi furti in periferia e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale. Nel giro di pochi anni diventa la mente e il braccio armato di una potente e temuta gang, lanciandosi in affari sempre più sporchi e redditizi: rapine, sequestri, traffici di droga, riciclaggio di denaro sporco, e non ultimi i miracoli, esecuzioni a sangue freddo. Nella sua corsa sfrenata verso la ricchezza e la soddisfazione sociale, Santo Russo è diviso tra due donne: la moglie, remissiva e devota, e l’amante, una donna bellissima, elegante e irraggiungibile. Due scelte di vita agli antipodi e due opposte facce di sé. Il percorso criminale di Santo è fatto di scelte inevitabili e traiettorie dolorose: chi vive o chi muore, l’amore passionale o la famiglia, il sogno borghese o una vita da Spietato.
La Direttrice artistica del Filming Italy Los Angeles, Tiziana Rocca, racconta il successo della 10° edizione del festival ponte tra il cinema italiano e quello americano