Elena Di Giovanni ci parla del workshop sull’accessibilità tenuto dal Torino Film Industry
Intervista esclusiva a Elena Di Giovanni, co-direttrice del Master internazionale in Accessibility to Media, Arts and Culture all'Università di Macerata.
Listeners:
Top listeners:
ENGLISH Channel 01 If English is your language, or a language you understand, THIS IS YOUR CHANNEL !
ITALIAN Channel 02 Se l’italiano è la tua lingua, o una lingua che conosci, QUESTO È IL TUO CANALE!
EXTRA Channel 03 FRED Film Radio channel used to broadcast press conferences, seminars, workshops, master classes, etc.
GERMAN Channel 04 Wenn Ihre Sprache Deutsch ist, oder Sie diese Sprache verstehen, dann ist das IHR KANAL !
POLISH Channel 05
SPANISH Channel 06 Si tu idioma es el español, o es un idioma que conoces, ¡ESTE ES TU CANAL!
FRENCH Channel 07 Si votre langue maternelle est le français, ou si vous le comprenez, VOICI VOTRE CHAINE !
PORTUGUESE Channel 08
ROMANIAN Channel 09 Dacă vorbiţi sau înţelegeţi limba română, ACESTA ESTE CANALUL DUMNEAVOASTRĂ!
SLOVENIAN Channel 10
ENTERTAINMENT Channel 11 FRED Film Radio Channel used to broadcast music and live shows from Film Festivals.
BULGARIAN Channel 16 Ако българският е вашият роден език, или го разбирате, ТОВА Е ВАШИЯТ КАНАЛ !
CROATIAN Channel 17 Ako je hrvatski tvoj jezik, ili ga jednostavno razumiješ, OVO JE TVOJ KANAL!
LATVIAN Channel 18
DANISH Channel 19
HUNGARIAN Channel 20
DUTCH Channel 21
GREEK Channel 22
CZECH Channel 23
LITHUANIAN Channel 24
SLOVAK Channel 25
ICELANDIC Channel 26 Ef þú talar, eða skilur íslensku, er ÞETTA RÁSIN ÞÍN !
INDUSTRY Channel 27 FRED Film Radio channel completely dedicated to industry professionals.
EDUCATION Channel 28 FRED Film Radio channel completely dedicated to film literacy.
SARDU Channel 29 Si su sardu est sa limba tua, custu est su canale chi ti deghet!
“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
“Phantom,” intervista con il Regista Gabriele Manzoni Laura Della Corte
In un’intervista approfondita, Gabriele Manzoni, regista di “Phantom” sezione sic@sic, esplora il cuore emotivo e tematico del suo cortometraggio. Il film segue la storia di Leonardo, un ragazzo introverso e solitario che trova conforto nella sua passione per la Phantom F12, una potente automobile che rappresenta la sua via di fuga dal mondo che lo circonda. Trasferitosi di recente in una nuova città, Leonardo vive un periodo di isolamento e solitudine finché non incontra Dylan, un giovane carismatico e intraprendente che condivide il suo interesse per le auto.
Dylan diventa una figura chiave nella vita di Leonardo, aiutandolo a uscire dal suo guscio e a esplorare nuove possibilità. Tuttavia, dopo un pomeriggio trascorso in compagnia degli amici di Dylan, immersi nella musica techno e nell’alcol, Leonardo si ritrova coinvolto in un evento drammatico e violento. Questa esperienza segnerà profondamente il suo percorso, provocando una riflessione intensa sulla sua crescita personale e sulla percezione che ha del mondo intorno a lui.
Manzoni afferma che “Phantom” affronta temi universali che risuonano con molti adolescenti, specialmente in contesti in cui apparenza e status sociale rivestono un ruolo predominante. Con un linguaggio che riflette la complessità della vita giovanile moderna, il cortometraggio invita il pubblico a riflettere su come l’empatia e le relazioni umane possano essere influenzate da elementi esterni come la musica, le feste e il consumo di alcol e droghe. “Quello che inizia come un semplice scherzo si trasforma in qualcosa di molto più serio e violento” riflette Manzoni, evidenziando l’impatto drammatico e autentico della narrazione.
Il regista traccia un parallelismo tra la sua opera e il classico romanzo “Il Signore delle Mosche” di William Golding, che esplora la regressione verso la barbarie di un gruppo di studenti isolati. Manzoni riconosce che, mentre il romanzo rivela profonde verità sulla natura umana, “Phantom” si concentra sulle sfide contemporanee degli adolescenti nei contesti odierni. “Le paure e le insicurezze dei nostri giovani sono simili a quelle che Golding descrive,” afferma. “Allo stesso tempo, dobbiamo affrontare le influenze sociali che sono diventate onnipresenti nella vita quotidiana dei ragazzi”
Anche la scelta delle location e l’estetica del film sono significative. Manzoni utilizza inquadrature che sottolineano la solitudine e l’alienazione di Leonardo, enfatizzando la sua condizione di “estraneo” rispetto al gruppo di amici che lo circonda. “La cinematografia è stata progettata per riflettere le emozioni dei personaggi” spiega, descrivendo come le scelte visive servano a potenziare le esperienze interiori di Leonardo. Questa attenzione ai dettagli conferisce al film una dimensione visiva che invita lo spettatore a immedesimarsi nel viaggio interiore del protagonista.
In un momento di rivelazione, Manzoni spiega che il cortometraggio affronta non solo la crescita personale di Leonardo, ma anche la complessità delle dinamiche giovanili. “L’adolescenza è un periodo di trasformazione e scoperta, ma può anche essere un periodo di conflitto e crisi” commenta. “Volevo che il pubblico potesse sentire davvero il peso delle scelte di Leonardo e le conseguenze delle sue esperienze”
Una delle forze centrali del cortometraggio risiede nell’intensità delle interpretazioni degli attori, che danno vita a questo racconto di vulnerabilità e forza. Manzoni esprime il desiderio di collaborare con attori capaci di incarnare emozioni autentiche e complesse. “La performance è fondamentale per far sì che la storia risuoni con il pubblico” afferma Manzoni. “Mi muovo tra il dolore e la speranza, e voglio che gli attori siano in grado di trasmettere queste sfumature con la loro arte”.
In conclusione, “Phantom” offre uno sguardo penetrante sull’adolescenza, le relazioni e le esperienze di vita che plasmano i giovani. Attraverso le sfide personali di Leonardo, Manzoni invita gli spettatori a riflettere su come le influenze esterne possano distorcere la percezione di sé e dei propri legami con gli altri. Con un affascinante mix di bellezza visiva e narrazione intensa, Gabriele Manzoni crea un’opera che è tanto una storia di crescita personale quanto una critica sociale coinvolgente.
Leonardo, introverso e solitario, ha un’unica vera fissa: il suo Phantom F12. Da poco trasferito in città, incontra Dylan, un ragazzo affascinante con la stessa passione per le elaborazioni, che sembra farlo uscire dal suo guscio e apprezzarlo davvero. In lui risplende tutto ciò che Leonardo desidera: sicurezza e carisma. Dopo un pomeriggio con gli amici di Dylan, i “soci”, tra musica techno e alcool, Leonardo si troverà travolto da un avvenimento complicato. La spirale di violenza e umiliazione in cui finirà in quel giorno d’inverno segnerà per sempre la sua crescita e la sua visione del mondo.
Written by: Laura Della Corte
Guest
Gabriele ManzoniFilm
PhantomFestival
Mostra del Cinema di VeneziaNo related posts.
todayDecember 19, 2024 7
Intervista esclusiva a Elena Di Giovanni, co-direttrice del Master internazionale in Accessibility to Media, Arts and Culture all'Università di Macerata.
In ‘Io e te dobbiamo parlare’ Siani affida la concretezza e la lungimiranza alle sue attrici Gea Dall’Orto, Francesca Chillemi e Brenda Lodigiani
Con "Io e te dobbiamo parlare", Siani e Pieraccioni fanno squadra per conquistare il Natale cinematografico 2024
Fin dal 2013 Final Cut in Venice si è rivelata un'iniziativa cruciale, facilitando il completamento di film provenienti da nazioni africane e cinque paesi del Medio Oriente, tra cui Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria. Il programma di quest'anno offre …
© 2023 Emerald Clear Ltd - all rights reserved.