Caterina Caselli, mito della musica italiana, prima cantante e poi produttrice e scopritrice di talenti, ha presentato a Torino insieme al regista Giorgio Testi il film evento “Paolo Conte Alla Scala – Il Maestro è nell’Anima“, il resoconto di un concerto epocale che Paolo Conte ha tenuto al Teatro Alla Scala di Milano, nel febbraio di quest’anno. Dalla passione che Caterina Caselli ha sempre avuto per Paolo Conte è nata questa idea folle che si è finalmente realizzata, come ci racconta con entusiasmo.
Un interprete trasversale
“Paolo Conte Alla Scala – Il Maestro è nell’Anima” ci mostra quanto il maestro sia trasversale , sia musicalmente che generazionalmente. Un poeta che parla per immagini, di poche parole fuori dal palco, ma di grande profondità e con le idee molto chiare, come i vari inserti di conversazione inseriti nel film ci dimostrano. E un artista, un disegnatore anche.
Un progetto a più parti
“Paolo Conte Alla Scala – Il Maestro è nell’Anima” non è solamente un film documentario, che potrà essere visto anche al cinema. E’ anche un disco, naturalmente, e un podcast, dove i più disparati artisti di ogni età e stile parlano del maestro della sua musica e della musica in generale, per lasciare una testimonianza e coinvolgere le generazioni più giovani che magari ancora non conoscono Paolo Conte.
Plot
Nel febbraio del 2023 il Teatro alla Scala di Milano, da 250 anni Tempio dell’opera, della musica classica e del balletto, si è aperto per la prima volta alla canzone popolare - intesa nell’accezione anglofona di popular music - e lo ha fatto con il più nobile e il più autenticamente popolare tra gli autori di canzoni in lingua italiana, il più artista e il più artigiano, il più letterario e il più musicista, il più classico e il più all’avanguardia: Paolo Conte.
Da questo evento eccezionale, dalle proporzioni storiche e performative enormi, è nato il film documentario “Paolo Conte alla Scala, Il Maestro è nell’anima”. Lo storico concerto ne è insieme fulcro preponderante e pretesto per entrare nell’anima del Maestro, osservarlo dietro le quinte e durante le prove, e interrogarlo nel suo rapporto con la musica e con i musicisti, con le parole e le sue passioni. La voce del Maestro di oggi si mescola poi con quella del Paolo Conte giovane, attraverso immagini di
repertorio dell’archivio di famiglia che raccontano “sotto le stelle del jazz, ma quanta notte è passata”.