Presentato in anteprima alla 18esima Festa del Cinema di Roma, “Nuovo Olimpo“, ultima fatica del regista Ferzan Ozpetek, approda su Netflix dal 1 novembre.
Una storia d’amore, di anime gemelle e un punto di partenza per il film che è la storia vera vissuta dal regista negli anni ’70 e che da tanto tempo era uno spunto non colto per una pellicola.
La prima volta che Ozpetek si cimenta in un “romance” come lui stesso lo definisce ma, per farlo, non poteva fare a meno della coralità che ha rappresentato il suo cinema per una vita intera e che qui diventa fondamentale ad un melò sull’amore impossibile perché contrastato dagli eventi della Storia.
Tutte anime gemelle
Se è vero che l’anima gemella è quella che ti mostra parti di te che non conoscevi e che indirizza il tuo cuore sulla giusta via, allora, oltre ai due protagonisti, Enea (Damiano Gavino) e Pietro (Andrea Di Luigi) anche le persone che gli ruotano attorno, supportano ed amano, sono anime gemelle.
Concorda su questa teoria Luisa Ranieri, nel film omaggio a Mina e “guardiana” del luogo fisico e dell’anima in cui i due ragazzi si incontrano per la prima e forse l’ultima volta, il cinema Nuovo Olimpo: “Ognuno di noi rappresenta un pezzettino di quell’anima gemella del protagonista , quella parte della mela”
Aurora Giovinazzo, amica, confidente, amante di Enea si unisce al coro: “i completiamo tutti insieme, ognuno da un’anima e un colore diverso e crea l’arcobaleno”.
Alvise Rigo nel film interpreta il compagno di vita del regista Enea e confessa di avere avuto la conferma dallo stesso Ferzan Ozpetek che il suo personaggio come gli altri contengono tasselli della sua personalità.
Plot
Fine anni '70. Sono giovani, belli e hanno appena 25 anni. Si incontrano per caso e si innamorano perdutamente. Un avvenimento inaspettato però li separa. Per trent'anni inseguono comunque la speranza di ritrovarsi, perché si amano ancora.