Tra i tanti appuntamenti collaterali alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, c’è stato, presso lo Spazio Fondazione Ente dello Spettacolo, anche il panel “Co-produzione internazionale: uno sguardo al futuro”, durante il quale è stata presentata l’opera prima di Alessandro Marzullo “Non credo in niente”, dal 28 settembre nei cinema distribuito da Daitona e Flickmates con un tour a eventi.
Il film è un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei 30 anni (Demetra Bellina, Giuseppe Cristiano, Renata Malinconico e Mario Russo) che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano.
L’attore e produttore del film Lorenzo Lazzarini parla a Fred Film Radio di come è nato questo debutto alla regia, ossia quando Marzullo ha visto su un muro per strada la scritta “Non credo in niente” e ha deciso di scrivere una storia e girarla in pellicola 16 millimetri. “Il film è immerso in un’atmosfera fatta di sensazioni con questi ragazzi in balia del niente che galleggiano nelle loro vite”, racconta Lorenzo Lazzarini.
Plot
Sullo sfondo di una Roma deteriorata e decadente, vediamo una giovane donna dai numerosi talenti artistici che per vivere fa la hostess; un aspirante attore che si rifugia nel sesso occasionale e una coppia di giovani musicisti che per sopravvivere sono costretti a lavorare in nero in un ristorante.
Un racconto corale e frammentario che, attraverso un’estetica di contrasti, restituisce il disagio e la frustrazione dei trentenni di oggi. Con un rapido montaggio alternato e un abile gioco musicale, fatto di dissonanze e distorsioni, Alessandro Marzullo mette in scena proprio quella “liquidità” della società anticipata da Bauman.