“Immaginiamo un mondo in cui la natura viene separata dalle persone per poterla curare. Ci sono dei ragazzini cresciuti in un Paese che non hanno contatto con un albero, una pianta, il mare. Un presupposto potentissimo, una sorta di lockdown all’aperto“. Lorenzo Vignolo e Salvatore De Chirico raccontano a FredFilmRadio il punto di partenza di “Never Too Late”, serie presentata alla 22esima edizione di Alice nella Città e in anteprima dal 22 novembre su RaiPlay.
La serie in dieci episodi, teen e eco-distopica, prodotta da Rai Fiction e Propaganda Italia, e scritta da Camilla Paternò, Federica Pontremoli e Simona Coppini, vede protagonisti Arianna Becheroni, Roberto Nocchi, Dana Giuliano, Elena Curci, Elisa Pierdominici, Jacqueline Luna, Manuel Rossi, Matteo Taranto, Mikaela Neaze Silva e Roberta Mattei.
Per Vignolo e De Chirico è stata “una sfida anche registica questa serie, un coming of age sì green, ma anche di intrattenimento. Ci siamo ispirati a “I Goonies” o “Stranger Things” – spiegano – Abbiamo dovuto immaginare un mondo possibile. Anche se ci sembra lontano, potrebbe diventare più attuale di quel che pensiamo. Parliamo di amicizia, amore, paura del futuro, ma lanciando un messaggio di speranza“.
Plot
È il 2038, l’aria è diventata irrespirabile e il pianeta soffre per la mancanza di ossigeno. A Nur (Sardegna), le milizie verdi sono al potere da anni e negano alla popolazione ogni contatto con la Natura al fine di poterla curare. Maria, Jacopo, Arturo, Benny, Alex e Caterina sono tutti adolescenti eppure sono cresciuti senza mai aver toccato un albero o fatto un bagno al mare. Una notte, nella foresta di Nur, accade qualcosa di insolito e sconvolgente: un bagliore, forse un’esplosione. Quella stessa notte cambia per sempre la vita di Jacopo e Maria. I ragazzi decidono di scoprire la verità su ciò che sta accadendo e investigando si ritrovano coinvolti in un mistero che metterà in pericolo le loro vite e li porterà a lottare per riprendersi la foresta e con essa il loro posto nel mondo. Perché non è mai troppo tardi per cambiare.