PODCAST | Matt Micucci intervista Michele Pennetta, regista del film Il mio corpo.
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Intervista a Michele Pennetta, regista del documentario Il mio corpo, presentato nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma. Il documentario racconta la vita di due protagonisti ai margini della società. Nell’intervista, Pennetta ci parla del suo interesse nel raccontare queste storie e svelare quello che è nascosto attraverso i suoi film, e se ha notato un’evoluzione artistica personale durante la trilogia di cui questo film è la parte finale.
Il mio corpo: In una Sicilia profonda e abbandonata Oscar, il figlio di un rigattiere, e Stanley, un giovane immigrato, vivono ai margini della società. Oscar e il fratello maggiore, Roberto, lavorano con il padre raccogliendo ferraglia dalle discariche abusive. Ogni metallo ha il suo valore e la famiglia di Oscar sopravvive trasformando i rifiuti altrui in una nuova merce di scambio. È un lavoro estenuante, svolto per un padre-padrone incontentabile. Omar e Roberto sono legati da una storia comune ma il maggiore, impegnato a primeggiare per sopravvivere, si sottrae al ruolo di alleato, lasciando Oscar da solo. Per Stanley il peggio sembra essere alle spalle: ha un piccolo appartamento per sé, un permesso di soggiorno di due anni e un amico con cui dividere un piatto di banku e qualche ricordo. Potrebbe lasciare la Sicilia e tentare la fortuna in un paese che gli dia una vera chance, ma qualcosa lo trattiene in questo limbo. Un lavoro stagionale lo porta nell’entroterra profondo, in terre di vecchie miniere abbandonate e pascoli. In questo luogo dimenticato, tra detriti e ferraglia, le solitudini di Oscar e di Stanley si sfioreranno per un breve momento.
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