PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Massimiliano Bruno, Nicola Guaglianone e Ilenia Pastorelli, regista, sceneggiatore e attrice del film Non ci resta che il crimine.
Grazie al contributo alla sceneggiatura di Nicola Guaglianone, re Mida della rinascita del genere in Italia, Massimiliano Bruno confeziona Non ci resta che il crimine, un mix tra Ritorno al Futuro e Romanzo Criminale strizzando l’occhio, omaggiandolo nel titolo, a quel capolavoro che è Non ci resta che piangere con Massimo Troisi e Roberto Benigni. Guaglianone racconta il suo approccio alla scrittura di questa action comedy e non nega né conferma un possibile sequel. Ilenia Pastorelli descrive il suo personaggio, una femme fatale degli anni 80′ che prende consapevolezza di sé e diventa una buon esempio alla luce del #metoo.
Non ci resta che il crimine: E se improvvisamente, per destino o per caso, vi ritrovaste negli anni ’80? E’ quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno stile di vita. Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell’incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure… Non ci resta che il crimine è una commedia in cui la realtà supera l’immaginazione e in cui tutto può succedere.
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