PODCAST |Angela Prudenzi intervista Maruska Albertazzi, regista del film Hangry Butterflies.
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Il racconto di alcune ragazze affette da disturbi alimentari, un progetto nato anche da una esperienza autobiografica. L’importanza di avere qualcuno disposto ad ascoltare. La difficoltà ad accettare i problemi e la fiducia in se stessi. Un film che è anche un grido di speranza
Hangry Butterflies: Un gruppo di adolescenti si incontra per la prima volta a Firenze. Hanno tra i 15 e i 23 anni e sembrano ragazze come tutte le altre ma condividono una storia che le rende speciali: tutte soffrono o hanno sofferto di un disturbo del comportamento alimentare e fanno parte di una community recovery su Instagram. La giornalista Maruska Albertazzi si unisce a loro dopo aver conosciuto la community grazie a un post sul suo passato di anoressia. Con una di loro parte da Roma in treno per raggiungere Firenze e di ognuna racconta la storia. Aiutata dagli interventi didattici di due esperti, dalla cucina di uno chef stellato e dalla musica di una cantante, sfata molti miti legati alla nostra percezione dei disturbi del comportamento alimentare, come l’idea che l’anoressia riguardi solo i corpi molto magri o che la bulimia sia un disturbo meno grave e fatale. Un racconto di speranza legata a un social media che, pur con i suoi limiti, se ben utilizzato può rappresentare una grande risorsa.
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