Marco Müller, nominato pochi mesi fa direttore artistico del 70esimo Taormina Film Fest, ha appena concluso la sua prima edizione.
L’ex direttore di Venezia, Locarno e Roma, illustra la sfida affrontata: “dimostrare che può esistere un festival al centro del mediterraneo che riesce a combinare due anime, il grande intrattenimento e il cinema spirito del proprio tempo”.
Marco Müller, con la saggezza di chi è stato al timone di grandissime macchine festivaliere, ha guardato sia alle edizioni più “arthouse”, sperimentali e indipendenti sia ad approcci più mainstream all’insegna delle Star come era stato per le edizioni prodotte da Tiziana Rocca.
Al Teatro Antico, fiore all’occhiello del Festival, la sezione Gala ha ospitato 7 titoli tutte le sere, fra cui ben 4 prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde.
Dall’horror statunitense “Saint Clare“ di Mitzi Peirone con Bella Thorne e Rebecca De Mournay all’action movie “Twisters“.
E poi il thriller-psicologico “The Surfer” di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage; “Il giudice e il boss” di Pasquale Scimeca e un trittico di rom-com con “Touch“ di Baltasar Kormákur, “L’invenzione di noi due” di Corrado Ceron e “Finché notte non ci separi“ di Riccardo Antonaroli.