PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Marco Giallini, attore del film Non ci resta che il crimine.
Degli anni ’80 ricorda il concerto dei Clash e la sua capacità di passare da un vinile all’altro Marco Giallini, tra i protagonisti del nuovo film di Massimiliano Bruno, Non ci resta che il crimine. L’attore descrive l’ormai solido duo con Alessandro Gassman e commenta il suo intromettersi tra il collega e l’amico Gianmarco Tognazzi, protagonista di gag tra le più divertenti del film secondo l’attore. Dopo Romanzo Criminale è la seconda volta che Giallini “torna” indietro nel tempo, questa volta con grande divertimento e un po’ di nostalgia per i tempi andati.
Non ci resta che il crimine: E se improvvisamente, per destino o per caso, vi ritrovaste negli anni ’80? E’ quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno stile di vita. Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell’incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure… Non ci resta che il crimine è una commedia in cui la realtà supera l’immaginazione e in cui tutto può succedere.
La Direttrice artistica del Filming Italy Los Angeles, Tiziana Rocca, racconta il successo della 10° edizione del festival ponte tra il cinema italiano e quello americano