PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Luca Guadagnino, regista del film We Are Who We Are.
La prima avventura di Luca Guadagnino nella serialità televisiva ha un titolo simbolo di libertà e rivoluzione: We are Who We are – siamo quel che siamo. Serie Sky-HBO, composta da otto episodi in onda il 9 ottobre su Sky Atlantic, il regista la definisce nelle note di regia anche un “film in 8 atti”, un’opera ermafrodita che può esistere felicemente divisa in 8 episodi oppure senza sosta per 8 ore di visione. Siamo nel 2016 all’interno di una base militare americana vicino Chioggia nel Veneto e due teenager, Caitlin (Jordan Seamón) e Frasier (Jack Glazer) diventano amici e insieme percorrono la strada verso la scoperta di sè, l’identità di genere, quella sessuale, l’amore, la crescita. Luca Guadagnino rivoluziona il teen drama nella serialità televisiva e scopre anche due grandi attori, da tenere d’occhio nel futuro.
We Are Who We Are: Fraser (14 anni) si trasferisce in una base militare statunitense in Veneto. Qui conosce la coetanea Caitlin che abita proprio davanti a lui. Entrambi vivono un periodo di confusione riguardo ai loro desideri e ad ogni aspetto della loro identità. Stringono un forte legame, si supportano a vicenda e fingono di stare insieme per evitare le pressioni dei coetanei e del mondo esterno. Mentre Caitlin mette in discussione il suo lato femminile interrogando una possibilità di mascolinità, Fraser ha una cotta per un ragazzo più grande, Jonathan, collaboratore di sua madre Sarah. Le prime esperienze amorose avranno un effetto dirompente nelle loro vite.
Per la prima volta nella sua storia, il Festival di Cannes svela due manifesti ufficiali della sua 78a edizione, ispirati al capolavoro di Claude Lelouch del 1966, vincitore della Palma d'oro, Un uomo, una donna.
Daphne Di Cinto porta il tema dell’intersezionalità al centro dell’Integrazione Film Festival 2025, un evento gratuito tra cinema, arte e inclusione, in scena a Bergamo dal 13 al 17 maggio.
E se un weekend potesse riscrivere 15 anni di silenzio? Paternal Leave di Alissa Jung, è un viaggio intenso tra riconciliazione, emozioni e seconde possibilità.
Si è conclusa con successo la 38ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen: dieci giorni di cinema, musica e incontri, oltre 6.000 spettatori e una forte presenza internazionale.