Lovers Film Festival 40, intervista al fondatore di Lucky Red Andrea Occhipinti

Alla 40ª edizione del Lovers Film Festival, FRED Film radio ha incontrato il produttore e fondatore di Lucky Red Andrea Occhipinti per parlare di Lovers is Lucky, omaggio alla casa di distribuzione italiana che più di ogni altra ha dato spazio alla cinematografia LGBTQIA+.

Il lavoro di Lucky Red

Fin dalla sua nascita Lucky Red ha sempre avuto un’attenzione particolare nel proporre al pubblico pellicole a tema queer che altrimenti avrebbero fatto fatica a trovare una distribuzione in sala. Un lavoro che ha una valenza sociale e politica nel permettere agli spettatori di conoscere storie altrimenti lasciate ai margini. “Sicuramente c’è sempre stata un’attenzione a temi importanti che trattano di ingiustizia sociale in tante direzioni diverse”, afferma Andrea Occhipinti. “C’è – fatemi passare il termine – un po’ di militanza in tutto questo. Ritengo sia importante che il pubblico conosca certi fatti, che in determinati Paesi c’è un abuso rispetto a determinati diritti”.

Emilia Pérez

Con Lucky Red Andrea Occhipinti ha portato in Italia il film di Jacques Audiard da 13 nomination agli Oscar. Ma cos’ha provato quando ha visto per la prima volta “Emilia Pérez”? “Mi sembrava di essere sulle montagne russe”, ammette il fondatore della casa di distribuzione. “Sono 37 anni che faccio questo mestiere e di film ne ho visti tanti. Raramente mi succede di essere così scombussolato, spiazzato, non sapendo quello che sta per succedere. Mi domandavo: ‘In che tipo di film mi trovo?’. Cambiava genere e la storia mi sorprendeva continuamente. L’ho trovato straordinario”.

Karla Sofía Gascón

Al centro di “Emilia Pérez“ c’è la performance di Karla Sofía Gascón che ha ottenuto importanti riconoscimenti in giro per il mondo, da Cannes ai Golden Globe. La sua corsa verso l’Oscar è stata interrotta da vecchi tweet considerati razzisti che l’hanno portata ad essere al centro di pesanti polemiche e reazioni verbalmente violente via social. “Con Karla si è instaurato un rapporto di simpatia immediato e un legame molto forte. Siamo rimasti in contatto e ho vissuto anche un po’ traumaticamente quello che ha passato. Dall’essere sconosciuta a famosissima in tutto il mondo fino a quando poi improvvisamente si è cominciato a parlare non più di cinema, ma di altro”, racconta Andrea Occhipinti. “È un po’ un segno dei tempi. Dopo il cambio repentino alla presidenza degli Stati Unit è come se fosse cambiato improvvisamente il clima. C’è stata una specie di caccia alle streghe. Sono stati messi all’indice i transessuali, le persone LGBTQ o tutti quei film e libri inclusivi. Raramente abbiamo visto un massacro del genere amplificato dai social e non escludo che con Elon Musk così vicino alla presidenza Trump un’amplificazione assolutamente innaturale di questa faccenda”.