“Sulla terra leggeri”, intervista alla regista Sara Fgaier
Sara Fgaier esplora amore e memoria nel suo primo lungometraggio Sulla terra leggeri, in concorso a Locarno.
Listeners:
Top listeners:
ENGLISH Channel 01 If English is your language, or a language you understand, THIS IS YOUR CHANNEL !
ITALIAN Channel 02 Se l’italiano è la tua lingua, o una lingua che conosci, QUESTO È IL TUO CANALE!
EXTRA Channel 03 FRED Film Radio channel used to broadcast press conferences, seminars, workshops, master classes, etc.
GERMAN Channel 04 Wenn Ihre Sprache Deutsch ist, oder Sie diese Sprache verstehen, dann ist das IHR KANAL !
POLISH Channel 05
SPANISH Channel 06 Si tu idioma es el español, o es un idioma que conoces, ¡ESTE ES TU CANAL!
FRENCH Channel 07 Si votre langue maternelle est le français, ou si vous le comprenez, VOICI VOTRE CHAINE !
PORTUGUESE Channel 08
ROMANIAN Channel 09 Dacă vorbiţi sau înţelegeţi limba română, ACESTA ESTE CANALUL DUMNEAVOASTRĂ!
SLOVENIAN Channel 10
ENTERTAINMENT Channel 11 FRED Film Radio Channel used to broadcast music and live shows from Film Festivals.
BULGARIAN Channel 16 Ако българският е вашият роден език, или го разбирате, ТОВА Е ВАШИЯТ КАНАЛ !
CROATIAN Channel 17 Ako je hrvatski tvoj jezik, ili ga jednostavno razumiješ, OVO JE TVOJ KANAL!
LATVIAN Channel 18
DANISH Channel 19
HUNGARIAN Channel 20
DUTCH Channel 21
GREEK Channel 22
CZECH Channel 23
LITHUANIAN Channel 24
SLOVAK Channel 25
ICELANDIC Channel 26 Ef þú talar, eða skilur íslensku, er ÞETTA RÁSIN ÞÍN !
INDUSTRY Channel 27 FRED Film Radio channel completely dedicated to industry professionals.
EDUCATION Channel 28 FRED Film Radio channel completely dedicated to film literacy.
SARDU Channel 29 Si su sardu est sa limba tua, custu est su canale chi ti deghet!
“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
"La Vita Accanto", intervista al regista Marco Tullio Giordana Federica Scarpa
Al Locarno Film Festival, Fred Film Radio ha avuto il piacere di intervistare Marco Tullio Giordana, rinomato regista italiano, per parlare del suo ultimo lavoro, “La Vita Accanto”, presentato fuori concorso. Giordana ci ha svelato la genesi del film, tratto dal romanzo di Maria Pia Veladiano, e ci ha accompagnato in un viaggio attraverso le complessità umane e familiari che permeano la storia.
Marco Tullio Giordana ha condiviso come il progetto inizialmente fosse nelle mani di Marco Bellocchio, il quale, impegnato in altri lavori, gli ha proposto di prenderne le redini. Dopo aver letto la sceneggiatura e il romanzo, Giordana ha deciso di accettare la sfida: “ho letto la sceneggiatura che Bellocchio aveva scritto con Gloria Malatesta, poi ho letto anche il romanzo. Ho letto prima la sceneggiatura e poi il romanzo. Mi sono piaciute molto e quindi ho deciso di farlo.”
Il film, ambientato a Vicenza, una città ricca di storia e arte, riflette non solo la bellezza del luogo, ma anche le dinamiche interne di una famiglia complessa.
L’ambientazione provinciale di Vicenza ha offerto a Marco Tullio Giordana l’opportunità di esplorare le sfumature della vita di una famiglia italiana, con i suoi momenti di felicità, conflitto, amore non espresso e ribellione adolescenziale. “Questa storia racconta una famiglia che, come tutte le famiglie, alterna momenti di infelicità, di felicità, di amore che non riesce a esprimere, di conflitti… qualcosa che mi ha toccato molto da vicino,” ha detto il regista, descrivendo come queste dinamiche risuonino universalmente con chiunque abbia vissuto la complessità delle relazioni familiari.
Marco Tullio Giordana ha sottolineato l’importanza di mantenere l’essenza del romanzo, pur riconoscendo che il cinema ha bisogno di tradurre le parole in immagini, spesso prendendosi delle libertà necessarie. “Non si può essere fedeli [al romanzo]… il cinema non deve mai spiegare nulla, deve solo mostrare,” ha affermato, spiegando come la trasposizione cinematografica richieda un linguaggio diverso. La stessa autrice del romanzo, dopo aver visto il film, ha apprezzato il risultato, riconoscendo come il film, pur allontanandosi in alcuni punti, fosse fedele alle fondamenta della storia.
Il regista ha riflettuto sul modo in cui i personaggi del film sembrano metaforicamente prigionieri all’interno della loro casa, legati dal senso di colpa, dai segreti e dall’ipocrisia. “Non deve ingannare il fatto che per esempio tutta la vicenda parla di una famiglia molto abbiente… questi sentimenti di profonda ambivalenza ci sono in qualsiasi famiglia,” ha osservato Giordana, sottolineando come queste dinamiche siano presenti indipendentemente dalla classe sociale.
Uno dei temi centrali di “La Vita Accanto” è l’accettazione del proprio corpo, una questione estremamente rilevante nella società contemporanea. “Esiste una specie di prescrizione sociale a essere secondo un modello… e chi si sente o è diverso da quel modello si sente un proscritto,” ha dichiarato Giordana, esprimendo una critica nei confronti delle aspettative sociali. La protagonista, segnata da una macchia sul viso, deve affrontare le paure e le ossessioni della società verso l’imperfezione e la diversità. Tuttavia, attraverso la sua passione per la musica, la giovane Rebecca trova una via di fuga da questi vincoli, dimostrando come le passioni possano davvero salvare una vita.
Giordana crede fermamente che trovare una passione possa dare senso e gioia alla vita, e questo è evidente nel percorso di Rebecca nel film. “Ho sempre pensato che se uno trova qualcosa che veramente lo fa godere, gioire… è una fortissima motivazione,” ha condiviso, spiegando come la musica diventi la via di salvezza per la protagonista, permettendole di allontanarsi dalle pressioni familiari e scoprire la sua identità.
Con “La Vita Accanto”, Marco Tullio Giordana esplora temi complessi e universali che parlano tanto al passato quanto al presente. La sua capacità di trasporre un romanzo in una potente esperienza cinematografica rende il film un’opera significativa, capace di aprire dibattiti e riflessioni profonde sul tema dell’accettazione e delle dinamiche familiari. Presentato al Locarno Film Festival, “La Vita Accanto” conferma ancora una volta Giordana come uno dei registi più incisivi e sensibili del panorama cinematografico italiano.
Anni Ottanta, una città d’arte italiana, una famiglia ricca. Nasce Rebecca con una vistosa macchia rossa sul viso che genera in famiglia rigetto, crudeltà e amore tormentato. La musica sarà il suo rifugio.
Written by: Federica Scarpa
Guest
Marco Tullio GiordanaFilm
La Vita AccantoFestival
Locarno Film FestivalSara Fgaier esplora amore e memoria nel suo primo lungometraggio Sulla terra leggeri, in concorso a Locarno.
todayDecember 19, 2024 7
Intervista esclusiva a Elena Di Giovanni, professoressa di English Translation e co-direttrice del Master internazionale in Accessibility to Media, Arts and Culture presso l'Università di Macerata.
In ‘Io e te dobbiamo parlare’ Siani affida la concretezza e la lungimiranza alle sue attrici Gea Dall’Orto, Francesca Chillemi e Brenda Lodigiani
Con "Io e te dobbiamo parlare", Siani e Pieraccioni fanno squadra per conquistare il Natale cinematografico 2024
Fin dal 2013 Final Cut in Venice si è rivelata un'iniziativa cruciale, facilitando il completamento di film provenienti da nazioni africane e cinque paesi del Medio Oriente, tra cui Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria. Il programma di quest'anno offre …
© 2023 Emerald Clear Ltd - all rights reserved.