PODCAST | Chiara Nicoletti intervista il regista e giurato Jonas Carpignano.
Era il 2015 quando Jonas Carpignano esordiva nella Semaine de la Critique di Cannes con Mediterranea. A distanza di 4 anni e con un altro film di successo alle spalle, A Ciambra, mentre si prepara a chiudere il trittico di film ambientati nella sua amata Gioia Tauro, con il nuovo film in preparazione, Chiara, Carpignano è tornato a Cannes ed alla Semaine in veste di giurato. Immergendosi in un elogio al cinema italiano dei maestri che ancora sanno fare cinema e i giovani che stanno provando ad osare ed andare oltre, Jonas Carpignano racconta il suo approccio al cinema, l’atteggiamento di apertura con cui cercherà di scovare la migliore opera prima della selezione di quest’anno. Dato che il Festival tutto si è impegnato a rispettare una parità di genere all’interno della selezione e delle giurie, il regista italiano nato a New York, dice la sua sulla questione e sul tipo di impegno di cui c’è bisogno per affrancarsi da questo, ancora enorme, divario.
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