Dopo anni in cui con i suoi film ha partecipato al concorso di Cannes, Matteo Garrone approda per la prima volta nella competizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con Io, Capitano.
Viaggio epico, violento e doloroso, attraverso l’Africa Sub-sahariana e la Libia, di due ragazzi senegalesi in cerca di una vita migliore, quella vista attraverso i media, la possibilità di realizzare dei sogni, supportare la famiglia.
Il protagonista Seydou (Seydou Sarr) ricorda tanto Pinocchio ed il suo percorso, quello del burattino verso il Paese dei Balocchi. Garrone conferma questa assonanza tra il suo film precedente e questo ( entrambi scritti con Massimo Ceccherini) e ci aggiunge un collegamento tematico, nella rappresentazione della verità di questi ragazzi, con un’altra sua opera, Gomorra.
Plot
Io Capitano racconta il viaggio avventuroso di Seydou e Moussa, due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.