In un’intervista esclusiva concessa a Fred Film Radio nell’ambito del prestigioso Festival del Cinema di Venezia, Emilio Della Chiesa, il direttore del River Film Festival, ha condiviso la straordinaria storia di questo evento cinematografico. Il festival inoltre ha contribuito in modo significativo alla trasformazione del quartiere Portello di Padova.
L’Associazione Culturale Researching Movie, fondata nel 2002 a Padova nel quartiere Portello, ha ideato e portato avanti due prestigiosi festival internazionali sin dal 2004: il PORTELLO RIVER FESTIVAL e il RIVER FILM FESTIVAL. Queste due iniziative sono strettamente legate al loro contesto geografico, le acque del Piovego e la maestosa cornice storica di Porta Portello, che si trasformano in scenari e palcoscenici ideali per eventi artistici di livello internazionale, arricchendo l’estate padovana con spettacoli di alto profilo, il tutto ad ingresso totalmente libero.
Fino agli anni Duemila, il quartiere Portello aveva una reputazione di incuria e abbandono. Le due manifestazioni sono nate con l’obiettivo fondamentale di trasformare la Porta, il fiume e la storica scalinata del Portello in luoghi d’incontro e spazio per eventi artistici, restituendo ai residenti e a tutti i padovani la voglia di riappropriarsi di un sito di grande valore identitario, simbolico e artistico per la città.
La scalinata di Porta Portello, un tempo porto commerciale e porta di accesso alla città, grazie al PORTELLO RIVER FESTIVAL e al RIVER FILM FESTIVAL, torna a essere un luogo di animazione e di scambio culturale, non più solo di merci ma di idee, creatività e cultura provenienti da luoghi vicini e lontani. Grazie a questi due festival, il Portello non è più un semplice punto di passaggio, ma è nuovamente un centro di riferimento storico e culturale per la città.
Nel corso degli anni, il River Film Festival ha ospitato una moltitudine di eventi e artisti di grande valore culturale. Tra i momenti salienti, ricordiamo:
- Nel 2008, il Console Palestinese Aiu Abul ha presentato i documentari “I muri di Berlino” e “Borders“.
- Nel 2009, l’Ensemble Bakthar ha celebrato la fusione tra la cultura greca e quella centroasiatica, mentre il palco galleggiante ha ospitato il regista Costas Ferris con il film “Rembetiko“, vincitore dell’Orso d’argento al 34º Festival di Berlino. Inoltre, 120 artisti provenienti da diverse parti del mondo si sono esibiti con performance e film.
- Nel 2010, in occasione della nomina di Istanbul capitale europea della cultura, il River ha presentato un’eclettica selezione delle migliori espressioni musicali, teatrali, cinematografiche e artistiche. Un ensemble di cantanti lirici coreani ha illuminato la notte padovana, mentre il film “Cesare deve morire” è stato proiettato, commentato dal detenuto/attore Salvatore Strian e dal regista teatrale Fabio Cavalli, direttore della rappresentazione teatrale da cui è tratto il film.
- Nel 2014, il festival si è aperto con la proiezione del film “Il Pianeta che ci ospita“, un cortometraggio di Ermanno Olmi realizzato in tre anni, seguito dalla proiezione fuori concorso di “Hydro”, un’opera collettiva girata in 27 paesi e musicata da 17 orchestre.
- Nel 2016, in occasione della decima edizione, è stato realizzato il programma “River in città“, con eventi presso l’Università di Padova e alcune sale cinematografiche della città. Sono stati affrontati temi interessanti come l’architettura del suono nel cinema contemporaneo, il crowdfunding nel cinema collettivo e la recitazione nell’era digitale.
Plot
In questi 16 anni di festival, numerosi artisti e gruppi musicali di diverse provenienze hanno calcato il palco, regalando al pubblico spettacoli indimenticabili. Inoltre, sono state organizzate iniziative culturali dedicate alla formazione e produzione cinematografica, come il RIVER CORTO, RIVER COLLEGE VIRTUAL REALITY e RIVER EDUCATIONAL.