Ispirato dalla storia vera di Andrea Spezzacatena, quindicenne che, dopo pesanti episodi di bullismo e cyberbullismo, si è tolto la vita nel 2012, arriva il film “Il Ragazzo dai pantaloni Rosa.”
Il film, presentato in anteprima alla 22esima edizione di Alice nella Città, scritto da Roberto Proia e diretto da Margherita Ferri, si è posto l’obiettivo, fin da subito, di celebrare la vita di Andrea e non la sua fine.
Con la supervisione emotiva di Teresa Manes, mamma di Andrea, che per il suo lavoro di prevenzione e lotta al bullismo, ha ricevuto la nomina di Cavaliere dal presidente Mattarella, il film, grazie anche alla complicità tra Claudia Pandolfi (Teresa nel film) e Samuele Carrino (Andrea), racconta anche il grande amore tra una madre e un figlio.
In interviste precedenti all’anteprima del film, Claudia Pandolfi aveva affermato : “Non si possono proteggere i figli dal male che arriva ma si può fare molto per evitare che il male parta da loro”.
L’attrice riflette su questa affermazione e come il film si investe di questo compito di prevenzione, spronando, al tempo stesso, gli spettatori a fare altrettanto.
Prima della sua uscita, il 7 novembre con Eagle Pictures, per tre giorni, nelle mattine del 4, 5 e 6 novembre, i ragazzi delle scuole potranno vedere in anteprima, “Il ragazzo dai pantaloni rosa”.
Plot
Andrea Spezzacatena aveva appena compiuto 15 anni quando decise di togliersi la vita. Andrea, un ragazzo apparentemente solare, aveva ottimi voti a scuola e un ottimo rapporto coi genitori. Il suo gesto fu quindi totalmente inaspettato e rimase senza spiegazione finché sua madre dopo la sua morte è entrata nel suo profilo Facebook e ha ricostruito l’inferno che suo figlio stava passando tra atti di bullismo e cyberbullismo a scuola. Il film, narrato dalla voce di Andrea dall’aldilà, ci racconta come il ragazzo sia arrivato a pensare di non avere altra via d’uscita e rappresenta un potente monito sulla pericolosità di quelle parole e di quei gesti che in apparenza ci possono sembrare innocui.