Fabio Grassadonia e Antonio Piazza raccontano come e’ venuto alla luce il progetto del loro film “Iddu-L’ultimo padrino“, ispirato alle vicende legate alla latitanza di Matteo Messina Denaro.
I due registi siciliani spiegano le scelte stilistiche e narrative, che coniugano la realtà dei fatti con un’atmosfera a tratti surreale ed onirica che richiama il contesto socio-culturale nel quale quelle vicende di mafia sono avvenute.
Fabio Grassadonia e Antonio Piazza spiegano che la cultura del silenzio, che sembra permeare tutto il film come una caratteristica distintiva di quel modus operandi mafioso, in realtà nasconde una fitta trama di comunicazioni multidirezionali e multi identitarie.
Plot
Latitante per oltre trent'anni, Matteo Messina Denaro è stato il fantasma più sfuggente di Cosa Nostra. Ispirato alla sua figura, il film intreccia tradimenti, destini segnati e ambizioni distrutte, in un noir che richiama la grande tradizione letteraria siciliana. Toni Servillo è Palumbo, alla ricerca di redenzione, mentre Elio Germano interpreta Messina Denaro, un boss mafioso stanco della guerra e prigioniero della propria ombra. Un ritratto intenso che svela il lato umano e grottesco di una fuga leggendaria.