PODCAST | Laura Della Corte intervista Houman Seyyedi, regista del film World War III.
Nell’intervista con Houman Seyyedi, regista di World War III, abbiamo parlato di una frase di Hannah Arendt che dice che nelle dittature va tutto bene fino a quindici minuti prima del crollo totale. Questo è ciò che voleva raccontare con la storia di Shakib.
World War III: Shakib è un lavoratore a giornata senza fissa dimora che non si è mai ripreso dalla perdita della moglie e del figlio in un terremoto avvenuto anni prima. Negli ultimi due anni ha iniziato una relazione con una donna sordomuta, Ladan. Il cantiere in cui lavora oggi si rivela essere il set di un film sulle atrocità commesse da Hitler durante la Seconda guerra mondiale. Contro ogni previsione, gli viene dato un ruolo nel film, una casa e la possibilità di diventare qualcuno. Quando Ladan lo viene a sapere, si presenta sul posto di lavoro implorando aiuto. Il piano di Shakib per nasconderla va tragicamente a monte e minaccia di rovinare il suo nuovo status e quella che sembrava essere l’opportunità di tutta una vita.