PODCAST | Angelo Acerbi intervista Giovanni Piperno e Anna Villari, regista e co-sceneggiatore del film Cipria.
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Giovanni Piperno e Anna Villari raccontano a Fred Radio cosa è esattamente il loro film Cipria: un film di fantasmi: tre donne italiane vissute durante il fascismo avevano raccontato le loro vite sperando potessero diventare un film, ma la guerra aveva spezzato il sogno. Di loro non avevano nemmeno un’immagine: solo i racconti, ancora attuali, delle loro esistenze, che aspettavano da ottanta anni di essere visti ed ascoltati. La sfida è stata quella di visualizzare le loro storie con materiale di repertorio girato tra gli anni venti e gli anni quaranta e nuove riprese, per ridare un volto, una voce e un corpo ad ognuna di loro.
Cipria: 1941: l’Italia è in guerra, ma sono ancora mesi di ottimismo, la vittoria sembra vicina, il Regime mostra il suo volto più rassicurante, glorioso, e miope. In questo clima, viene lanciato dalla casa cosmetica GiViEmme – gingillo del nobile dandy Giuseppe Visconti di Modrone, padre di Luchino, amico di d’Annunzio e poeta e scrittore a sua volta – un concorso pubblicitario, associato a una cipria di nuova uscita, “Velveris, velo di primavera”. Il concorso invita le donne italiane a mandare la storia, vera, della loro vita, al giornale torinese “L’Illustrazione del Popolo”. Le più belle storie saranno pubblicate e radio sceneggiate, mentre una illustre giuria valuterà quale o quali saranno meritevoli di un premio in denaro e soprattutto di venire trasformate in un film. Il concorso ha un successo straordinario, vengono proclamate, ex equo, tre vincitrici. Poi, tutto si interrompe. La guerra si rivela ben diversa da quanto propagandato. Non è più tempo per sogni, al femminile per giunta, sul grande schermo. Con Cipria, così, ottanta anni dopo, il film è stato finalmente realizzato.