Giornate degli Autori - Venezia
Giornate degli Autori: il manifesto in bilico, tra sogno e realtà.
Francesca Gastone realizza il manifesto della 21a edizione delle Giornate degli Autori, raccontando la precarietà del nostro mondo.
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
La ventunesima edizione delle Giornate degli Autori, sezione indipendente promossa da ANAC e 100autori, si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre 2024 nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Questo evento tanto atteso porta una nuova ondata di creatività e innovazione nel mondo del cinema d’autore, con un programma ricco e variegato che promette di sorprendere e coinvolgere il pubblico.
Parlando del programma, Gaia Furrer, Direttrice Artistica della Giornate degli Autori, anticipa i temi della selezione: “Una selezione rigorosa, asciutta e stilisticamente eclettica che mette al centro storie di persone, di relazioni, di incontri e di abbandoni. Che racconta di luoghi e di spazi che con la loro maestosità talvolta sovrastano gli affari degli umani. Racconti e testimonianze di un mondo in fiamme, dalla Russia alla Georgia, dalla Repubblica Dominicana a Haiti, e ancora dal Sudan all’Ucraina, al campo di profughi palestinesi a Beirut. Lotte contro l’autorità senza rinunciare alle leggerezze di individui che continuano ad amare, litigare, a mettersi insieme e a separarsi.”
La selezione ufficiale delle Giornate degli Autori 2024 comprende 10 film in concorso, 1 film di chiusura fuori concorso, 5 eventi speciali e 3 cortometraggi,tra cui due parte del progetto Women’s Tales e uno dedicato alla vincitrice del 202.
Nel concorso di quest’anno troviamo una varietà di storie che abbracciano culture e paesi diversi. Da “Taxi Monamour” di Ciro De Caro, che narra le vicende di due donne ostinate nel voler vivere le proprie scelte in piena autonomia, a “Alpha.” di Jan-Willem Van Ewijk, un thriller psicoanalitico ambientato sulle vette delle Alpi svizzere. “Boomerang” di Shahab Fotouhi esplora i legami affettivi nella moderna Teheran, mentre “To Kill a Mongolian Horse” di Jiang Xiaoxuan si muove tra la Mongolia rurale e il capitalismo urbano.
Con sedici registe su un totale di venticinque titoli, le Giornate degli Autori celebrano la presenza femminile nel cinema. Storie come “Selon Joy” di Camille Lugan, con Asia Argento e Raphaël Thiéry, e “Sugar Island” della domenicana Johanné Gómez Terrero, affrontano temi di identità e liberazione. Tra le opere di finzione, “Super Happy Forever” di Kohei Igarashi e “Sanatorium Under the Sign of the Hour Glass” dei Fratelli Quay offrono visioni caleidoscopiche e metafisiche del tempo e della realtà.
L’edizione di quest’anno si distingue per un nuovo spazio dedicato alle parole e alle immagini, intitolato Confronti, presentato dalle parole di Giorgio Gosetti, Delegato Generale delle Giornate degli Autori: “L’identità delle Giornate non si costruisce soltanto con la ricerca e la presentazione di film e artisti originali. Dentro la Mostra di Venezia siamo un libero spazio di parole & immagini in cui ogni anno cerchiamo la bussola del presente, la visione del futuro, la memoria delle radici comuni. Per questo abbiamo varato lo spazio Confronti, dedicato proprio all’alterità della nostra proposta e inaugurato il 28 agosto da una voce inconfondibile e potente come quella di Tahar Ben Jelloun per ricordare come, senza la cultura e il rispetto della dignità dell’altro, non possa ritornare la pace in questo nostro lacerato mondo.”
Oltre alla ricca selezione di film, le Giornate degli Autori 2024 offriranno una serie di eventi speciali e omaggi. Tra questi, un ricordo di Emidio Greco, cofondatore della sezione, a 50 anni dal suo esordio con “L’invenzione di Morel” nel 1974, e un omaggio alla Napoli di Gaetano Di Vaio ed Enzo Moscato con “Dadapolis” di Carlo Luglio e Fabio Gargano.
Gli eventi speciali includono opere come “Coppia aperta quasi spalancata” diretto da Federica Di Giacomo e interpretato da Chiara Francini, ispirato all’omonimo testo teatrale di Franca Rame e Dario Fo. Inoltre, il documentario “Alma del desierto” di Monica Taboada Tapia segue il viaggio di Georgina, un’anziana donna transgender, alla ricerca della propria identità riconosciuta.
Un momento emozionante sarà il saluto a Massimo Troisi, commemorato trent’anni dopo la prima mondiale del suo ultimo capolavoro, “Il postino”. L’omaggio, in collaborazione con la Mostra e la SIC, rende omaggio alla sua eredità artistica e al suo impatto sul cinema italiano.
Le Notti Veneziane tornano con nove lungometraggi tra finzione e documentario, realizzati in collaborazione con Isola Edipo e presentati in Sala Laguna. Tra i film in programma, spiccano “Quasi a casa” di Carolina Pavone, un debutto corale che esplora le tensioni e le speranze di una giovane musicista, e “La scommessa” di Giovanni Dota, una black comedy ambientata in un reparto ospedaliero di Napoli.
La XXI edizione delle Giornate degli Autori è un tributo al cinema d’autore, un viaggio tra storie e visioni che mirano a connettere passato, presente e futuro, offrendo una piattaforma indipendente e innovativa nel panorama della Mostra di Venezia. Non resta che attendere l’inizio della manifestazione per immergersi nelle storie, emozioni e visioni che solo il grande schermo sa regalare.
Written by: Federica Scarpa
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