PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Giampaolo Morelli, attore del film Maledetta Primavera.
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Recentemente lo abbia visto in tanti ruoli, da quello di regista e attore di commedia romantiche a quello del padre amorevole ma un po’ giullare di Maledetta Primavera. Alla Festa del Cinema di Roma Giampaolo Morelli descrive il suo ruolo nell’opera prima di Elisa Amoruso e descrive il diverso approccio e l’attenzione maggiore che si mette dinanzi ad un ruolo da padre, con la consapevolezza delle infinite sfumature che l’essere genitore porta con sé.
Maledetta Primavera: È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo ‐ suo fratello minore ‐, quando si arrabbia, diventa un pericolo. Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud‐America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Sirley è una creatura strana, con un passato difficile, piena di fascino e di mistero. Non le importa delle regole, non ha paura di nessuno, e l’unico modo che ha per interagire con le persone è quello di aggredirle o di sedurle. Nina ne è attratta e spaventata, eppure Sirley fa qualcosa che nessuno finora ha fatto davvero: le dà attenzione e a modo suo, la fa sentire speciale. La coinvolge in un mondo nuovo, e rapidamente quest’amicizia così anomala la assorbe totalmente. Maledetta primavera è il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza. Una storia di crescita e di solitudini. Una storia d’amore vista con gli occhi di una bambina che cerca il suo posto nel mondo.
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