Con il suo nuovo cortometraggio “Frarìa“, Alberto Diana torna al Torino film festival, portando una storia rurale di ribellione e crescita in un villaggio sardo, nel periodo della nascita del fascismo in Italia. Un coming of age personale e politico, tutto recitato in dialetto, che racconta la necessità di una scelta che farà diventare adulto.
Il confronto tra se stesso e la comunità in cui si vive
In “Frarìa“, Alberto Diana vuole mostrare il momento in cui la consapevolezza di se stesso deve fare i conti con il mondo circostante e le scelte che inevitabilmente il passaggio all’età adulta comporta, per poter essere in pace con se stessi e andare avanti.
Plot
Angelo ha 15 anni e vive in un piccolo paese della Sardegna del primo dopoguerra. È molto timido e viene preso in giro a causa della disabilità del suo fratello maggiore, Agostino. Non può difendersi e vorrebbe avere più fiducia in se stesso, come il suo migliore amico, il carismatico Bastiano. La vita scorre in un'apparente quiete rurale, salvo l'arrivo del Fascismo
Le camicie nere interrompono la pace della piccola comunità. Mentre i paesani festeggiano in piazza davanti ad un grande falò, Angelo non esita più e deve decidere da che parte stare.