Il docufilm “Flora“, diretto da Martina De Polo, nella cornice di INCinema, è un’opera fondamentale che celebra la vita e le gesta di Flora Monti, una staffetta partigiana oggi novantenne. Il film racconta la storia di Monti, che, giovanissima, ha avuto un ruolo cruciale nella Resistenza italiana.
Martina De Polo ha spiegato come la narrazione intrecci il passato di Flora con la sua energia vivace e la sua testimonianza, creando un forte legame tra le generazioni. La regista ha voluto dimostrare che la storia di Flora non è solo quella di una giovane donna coraggiosa, ma anche un simbolo della lotta comune di tutte le donne che, durante la guerra, hanno affrontato pericoli e sacrifici per la libertà.
Durante la preparazione del film, De Polo ha utilizzato materiale d’archivio contemporaneo per collegare le esperienze del passato alle problematiche attuali, concentrandosi sul tema della resilienza e del coraggio. Il film mostra come le donne, proprio come Flora, abbiano sfidato le avversità e lottato per i diritti in un’epoca di conflitti.
Un elemento distintivo della colonna sonora è la canzone La Staffetta in bicicletta di Vinicio Capossela. La scelta di includere questa musica è nata da un incontro fortuito, che ha portato a una collaborazione inaspettata. De Polo ha commentato che la canzone si è rivelata perfetta per il film, aggiungendo una dimensione emotiva e narrativa che incarna lo spirito di resistenza e speranza.
La scelta di Deina Palmas per interpretare Flora da giovane è stata particolarmente significativa. De Polo ha descritto come Deina, alla sua prima esperienza sul set, abbia portato freschezza e autenticità al ruolo, rappresentando perfettamente la gioventù e la passione di Flora. La giovane attrice ha mostrato un forte legame con Flora Monti durante la produzione, rendendo il film ancora più autentico e toccante.
Flora Monti è ritratta nel film come una donna piena di energia e vitalità. De Polo ha voluto che il pubblico percepisse la forza di Flora, mostrando come, nonostante le grandi sofferenze affrontate nella sua giovinezza, sia riuscita a mantenere un messaggio di luce e speranza. Flora parla della sua esperienza con una gioia contagiosa e una determinazione che non si è mai spenta con il passare degli anni.
“Flora“ diventa, quindi, un tributo non solo alla Resistenza e al coraggio delle donne, ma anche un invito a non dimenticare le storie di chi ha lottato per la libertà e la giustizia. Con un messaggio che invita a riflettere sulle sfide passate e future, De Polo ha creato un’opera che non solo racconta una storia personale, ma celebra anche un’eredità collettiva di resistenza.
Plot
Flora Monti, originaria di Monterenzio, è stata la più giovane staffetta della Resistenza italiana, oggi ha 94 anni e vive a Bologna. Il documentario parla di lei bambina partigiana sull'Appennino tosco-emiliano e del viaggio che fece nel 1944 per arrivare al campo profughi di Cinecittà. nel 1944 per arrivare al campo profughi di Cinecittà, dove visse per sette mesi. Flora appartiene a una famiglia di antifascisti e i nazisti sono alla disperata caccia disperata per colpire chiunque aiuti o faccia parte della Resistenza. La loro casa viene bombardata. La famiglia Monti è costretta a fuggire e si unisce ad altri profughi nella carovana organizzata dai soldati americani che li che li porterà a Roma passando per Firenze. Cinecittà, dopo il bombardamento, è diventato il più grande campo profughi d'Italia, accogliendo migliaia e migliaia di sfollati.