PODCAST | Simone Soranna intervista Federico Olivetti, regista del cortometraggio Il prigioniero.
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Il poliedrico regista teatrale e cinematografico Federico Olivetti racconta ai nostri microfoni la genesi e lo sviluppo de Il prigioniero, cortometraggio da lui diretto presentato nell’ambito delle Giornate degli Autori. Un film che parla di obbedienza e libero arbitrio, girato in una confezione rigorosa e dall’impatto teatrale in grado di richiamare alla mente il cinema di Fritz Lang.
Il prigioniero: Un uomo grigio, un uomo obbediente, una mattina saluta la moglie e s’incammina verso il mercato per comprare del pesce. Si imbatte in un branco di sconosciuti. Viene scambiato per un ladro e inseguito. Trova rifugio nella cantina di un palazzo. Sopraggiunge un poliziotto, feroce e ottuso. Viene malmenato e perquisito. Scoperta la sua innocenza, il poliziotto si allontana, ordinandogli, distrattamente, di non muoversi fino al suo ritorno. L’uomo grigio interpreta alla lettera le parole del poliziotto e resta giorni, immobile, le mani sollevate, attendendo l’avvento del suo Messia.
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