PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Federico Bondi, regista del film Dafne.
È una Toscana inedita e insolita quella che accompagna il cammino della protagonista di Dafne e suo padre nel loro ritrovarsi e costruire un nuovo rapporto. Federico Bondi non rinuncia a girare nella sua terra, supportato come in Mar Nero dalla Toscana Film Commission e non solo, ma lo fa scegliendone i luoghi meno da cartolina affinché il territorio sia una superficie per quel dialogo costante che si crea tra i personaggi del suo Dafne, vincitore del premio Fipresci all’ultima Berlinale, l’edizione numero 69. A distanza di un mese dal premio e in attesa dell’uscita sala con l’Istituto Luce Cinecittà, il 21 marzo, Bondi racconta infine, facendo un primo bilancio, l’incontro con gli spettatori a Berlino e l’empatia instauratasi con alcuni di loro.
Dafne: Dafne, interpretata da Carolina Raspanti, è una trentenne portatrice di sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, che sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). Quando Maria muore all’improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione, tormentato dall’ossessione di lasciare sola la figlia quando anche lui se ne andrà… Dafne, invece, grazie anche al lavoro e agli amici di una vita, affronta il lutto con l’incoscienza di una bambina e il coraggio di una giovane donna, e tenta invano di scuotere il padre. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Lungo il cammino, scopriranno molte cose l’uno dell’altra e impareranno entrambi a superare i propri limiti.
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