PODCAST | Chiara Nicoletti e Federico Spoletti intervistano Fabio Mollo, co-regista della nuova serie Netflix Curon.
Netflix punta all’Italia e sfrutta il naturale mix di mistero e natura di Curon, paesino semi sommerso in Alto Adige, per la sua prima serie supernatural che trae proprio il nome dal paese del nord Italia, in provincia di Bolzano. A dirigere Curon, sulla piattaforma Netflix di 190 paesi dal 10 giugno, Fabio Mollo per i primi 4 episodi e Lyda Patitucci, sua “sister in mistery” per gli ultimi 3. Mollo, già regista di lungometraggi di successo come il suo esordio Il sud è niente o Il Padre d’Italia con Luca Marinelli, all’interno del morning show di FRED, The Soup of the Day, del 10 giugno, ci racconta il suo “sbarco” a Curon, l’esperienza nel dirigere una serie all’interno di un setting cosi naturalmente pieno di ignoto come quello del piccolo paesino e un tema, quello del doppio, antico quanto l’essere umano che da sempre combatte con il suo lato più oscuro e animale. Curon ha un cast di adolescenti e di adulti, cosi da soddisfare una doppia narrazione, i fan del teen drama e quelli del thriller drammatico dai toni più maturi e vede il ritorno di Anna, interpretata da Valeria Bilello, insieme ai suoi due gemelli 17enni, nel paesino natale che aveva lasciato dopo il suicidio della madre. Un incipit che lascia già tutto presagire.
Curon: Anna è appena tornata a Curon, sua città natale, insieme ai suoi gemelli adolescenti, Mauro e Daria. Quando Anna scompare misteriosamente, i ragazzi dovranno intraprendere un viaggio che li porterà a svelare i segreti che si celano dietro l’apparente tranquillità della cittadina e a trovarsi faccia a faccia con un lato della loro famiglia che non avevano mai visto prima. Scopriranno che si può scappare dal proprio passato ma non da se stessi.
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