PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Elisa Amoruso, regista del film Maledetta Primavera.
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Ha origine autobiografiche Maledetta Primavera, opera prima di finzione di Elisa Amoruso, presentato in Riflessi alla 15esima Festa Del Cinema di Roma. Storia di una ragazzina, la sua prima amicizia/infatuazione importante e tutto intorno una periferia dal sapore anni 80′ e due genitori molto imperfetti, a loro volta dentro i loro drammi personali. Elisa Amoruso sceglie Giampaolo Morelli e Micaela Ramazzotti per interpretare i genitori della protagonista Nina (l’esordiente Emma Fasano) e a testimoniare i diversi momenti di vita vissuti dai personaggi, scegliere il brano che da il titolo al film, Maledetta Primavera, che cantato a squarciagola fotografa tutto. La regista racconta il perchè della scelta di un coming of age e rivela i suoi riferimenti cinematografici sul genere.
Maledetta Primavera: È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo ‐ suo fratello minore ‐, quando si arrabbia, diventa un pericolo. Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud‐America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Sirley è una creatura strana, con un passato difficile, piena di fascino e di mistero. Non le importa delle regole, non ha paura di nessuno, e l’unico modo che ha per interagire con le persone è quello di aggredirle o di sedurle. Nina ne è attratta e spaventata, eppure Sirley fa qualcosa che nessuno finora ha fatto davvero: le dà attenzione e a modo suo, la fa sentire speciale. La coinvolge in un mondo nuovo, e rapidamente quest’amicizia così anomala la assorbe totalmente. Maledetta primavera è il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza. Una storia di crescita e di solitudini. Una storia d’amore vista con gli occhi di una bambina che cerca il suo posto nel mondo.
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