PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Edoardo Leo, attore del film Non ci resta che il crimine.
Per Massimiliano Bruno, Edoardo Leo si spoglia definitivamente dai panni dell’eroe ingenuo, sprovveduto e dai buoni sentimenti dei suoi film precedenti e veste quelli del cattivo della storia, uno dei boss della Banda della Magliana, Renatino, in cui si imbattono i malcapitati viaggiatori nel tempo Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Alessandro Gassman in Non ci resta che il crimine, in sala dal 10 Gennaio. Edoardo Leo racconta l’approccio al personaggio, una ventata di aria fresca nel panorama delle sue interpretazioni e commenta il percorso che il cinema italiano sta incominciando ad intraprendere, cercando di uscire dai soliti binari per imboccare nuove strade, tra cui questa del mix tra commedia all’italiana e action.
Non ci resta che il crimine: E se improvvisamente, per destino o per caso, vi ritrovaste negli anni ’80? E’ quello che succede a tre improbabili amici che hanno fatto dell’arte di arrangiarsi uno stile di vita. Siamo a Roma nel 2018 e tre amici di lungo corso, con scarsi mezzi ma un indomabile talento creativo, decidono di organizzare un “Tour Criminale” di Roma alla scoperta dei luoghi simbolo della Banda della Magliana. L’idea, ne sono convinti, sarà una miniera di soldi. Abiti d’epoca, jeans a zampa, giubbotti di pelle, stivaletti e Ray-Ban specchiati, ed è fatta…sono pronti per lanciarsi nella nuova impresa. Se non fosse che, per un imprevedibile scherzo del destino, vengono catapultati negli anni ’80 nei giorni dei gloriosi Mondiali di Spagna e si ritrovano faccia a faccia con alcuni membri della Banda che all’epoca gestiva le scommesse clandestine sul calcio. Per non parlare dell’incontro con una vulcanica e dirompente ballerina che rischia di scombinare ancora di più le carte. Per i tre amici potrebbe rivelarsi una ghiotta occasione di riscatto oppure… Non ci resta che il crimine è una commedia in cui la realtà supera l’immaginazione e in cui tutto può succedere.
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