PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Daniele Luchetti, Pif, Thony, Renato Carpentieri e Francesco Piccolo, regista, attori e autore del film Momenti di trascurabile felicità.
Lo ripete a chiunque gli chieda di definire il film, Daniele Luchetti: “Momenti di trascurabile felicità è il ritratto cubista di un uomo medio”. Il suo protagonista è Pif accompagnato in questi 93 minuti dall’attrice-cantante Thony e da Renato Carpentieri, questa volta in veste dramedy. Tratto dai due romanzi di Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità e Momenti di trascurabile infelicità, il film li condensa in una storia in cui un personaggio, morto in un incidente, ha la possibilità di tornare a vivere per ancora 1 ora e 32 minuti. 92 minuti per fare un bilancio, per perdonarsi e chiedere perdono e recuperare forse ciò che non è ancora perduto. Luchetti e Piccolo raccontano la stranamente non difficile trasposizione dei romanzi in una storia con dei personaggi ben definiti mentre Pif rileva i dettagli del suo personaggio da cui si differenzia molto ma in cui si rivede. Thony sottolinea la volontà sua e del regista di costruire la persona oltre al personaggio di Agata e Carpentieri descrive la doppia funzione del suo “angelo spennato”, termine con cui ha definito il suo ruolo. Momenti di trascurabile felicità, che mostra una Palermo inedita e libera dalla Mafia, per la gioia di Pif, uscirà al cinema il 14 marzo con 01 Distribution.
Momenti di trascurabile felicità: Lo yoga e l’Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? E la frase: ti penso sempre, ma non tutti i giorni, che sembra bella, è davvero bella? A queste, e ad altre questioni fondamentali, cerca di dare una risposta Paolo (Pif), cui rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita.
Per la prima volta nella sua storia, il Festival di Cannes svela due manifesti ufficiali della sua 78a edizione, ispirati al capolavoro di Claude Lelouch del 1966, vincitore della Palma d'oro, Un uomo, una donna.
Daphne Di Cinto porta il tema dell’intersezionalità al centro dell’Integrazione Film Festival 2025, un evento gratuito tra cinema, arte e inclusione, in scena a Bergamo dal 13 al 17 maggio.
E se un weekend potesse riscrivere 15 anni di silenzio? Paternal Leave di Alissa Jung, è un viaggio intenso tra riconciliazione, emozioni e seconde possibilità.
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