Daniele Luchetti parla di Pietro Vella, il protagonista del suo ultimo film “Confidenza” tratto ancora una volta da un romanzo di Domenico Starnone, riadattato per il grande schermo insieme a Francesco Piccolo e nelle sale dal 24 aprile con Vision – come di un uomo che “ha paura dell’amore e un amore per la paura”. Pietro è un insegnante che inizia una relazione con una sua ex studentessa del liceo, ma quando i due decidono di considerarsi reciprocamente un loro segreto, il rapporto tra i due cambierà, facendo prendere a entrambi strade diverse.
L’animo umano ha anche zone d’ombra
Il regista romano si è identificato non solo nel personaggio principale di “Confidenza“, che ha il volto di Elio Germano, ma anche nei vari personaggi del film. “Ogni volta che leggo un romanzo di Starnone mi ritrovo in ciò che scrive. Ha una capacità di introspezione dell’animo umano che consente a ognuno di noi di entrare dentro la storia – spiega a FredFilmRadio Daniele Luchetti – Quando faccio un film è sempre importante chiedermi quanto i personaggi mi somiglino“.
Per Elio Germano, alla sua quarta pellicola diretta dal regista, è stato “interessante lavorare ad un film che porterà anche lo spettatore in zone misteriose dell’animo. “Confidenza” mi ha ricordato un romanzo ottocentesco russo, andando a scavare in zone non facili da individuare e lasciando comunque oscure alcune zone“.
Tra maschere e interrogativi aperti
“I personaggi che raccontiamo sono persone che o per scelta o involontariamente indossano delle maschere. Come poi accade nella vita reale“, dice ancora Elio Germano, che nel film recita al fianco di Federica Rosellini, Vittoria Puccini e Isabella Ferrari. Per l’attore “viviamo in una società dove conta la prestazione, ma ciò che abbiamo cercato di fare in questo film è stato trovare la tranquillità di indagare su alcune tematiche, senza pensare al risultato finale e lasciando aperti molti interrogativi“.
Plot
Di cosa ha più vergogna Pietro Vella, del segreto inconfessabile che racconta a Teresa, la donna che dice di amare, o della sua intera esistenza, costruita per sembrare migliore di quello che è? Tratto dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone, "Confidenza" ci offre il ritratto perfetto del maschio contemporaneo, un uomo in fuga dalle sue debolezze che può soltanto sperare di essere, finalmente, smascherato.