Fred Film Radio ha condotto un’intervista coinvolgente con Song Kang-Oh durante la 22esima edizione del Florence Korea Film Festival, offrendo agli spettatori un’approfondita esplorazione della sua carriera e della sua visione del cinema.
Durante la conversazione, Song Kang Oh ha condiviso il suo rispetto e ammirazione per il regista Kim Jee-Woon, evidenziando il suo stile unico e la sua propensione al cambiamento nel corso dei loro 27 anni di collaborazione. Questa lunga partnership ha permesso loro di esplorare una varietà di generi e stili, mantenendo sempre un marchio distintivo nei loro lavori.
Song Kang Oh ha visitat0 Firenze 12 anni fa ed è stato contento di vedere così tanta passione e interesse da parte del pubblico sottolineando il suo apprezzamento per il festival. Rivela di aver iniziato a recitare nel 1989, senza immaginare di diventare un attore cinematografico. Il suo primo approccio al cinema è stato con un ruolo molto piccolo in un film del 1995 di Hong Sang-soo. Successivamente, ha iniziato a lavorare nel cinema con il film d’esordio di Lee Chang-dong, lasciando il teatro. “Durante tutta la mia carriera cinematografica, mi sto accorgendo sempre di più che tutte le cose che ho imparato facendo teatro sono venute piano piano a galla“, riflette.
Parlando del suo “lungo viaggio” con il regista Kim Jee-Woon, Song sottolinea: “Ho incontrato Kim Jee-woon 27 anni fa e una cosa che mi sono detto incontrandolo è che era una persona moderna. È una persona capace di trasmettere in modo molto intrinseco, è per me la prima figura in grado di fare una cosa del genere“, conclude Song, evidenziando il rispetto e l’ammirazione per il regista con cui ha condiviso tanto.
La sincerità e l’autenticità della recitazione di Song Kang Oh sono state messe in evidenza, con l’attore che attribuisce queste qualità alla sua natura semplice e alla sua capacità di trasmettere emozioni genuine sullo schermo. Questo approccio alla recitazione ha reso i suoi personaggi reali e tangibili per il pubblico, contribuendo al suo successo nel panorama cinematografico coreano.
Parlando dell’eccezionale successo internazionale di “Parasite”, Song Kang Oh ha sottolineato l’importanza di vedere un film coreano ottenere riconoscimenti in tutto il mondo. Questo risultato ha confermato il potere universale del cinema nel superare le barriere linguistiche e culturali, unendo le persone attraverso storie e emozioni condivise.
Infine, Song Kang Oh ha condiviso alcuni dei film che considera significativi nella sua carriera, riflettendo sulle esperienze e sui ruoli che hanno contribuito alla sua crescita artistica. La sua gratitudine per le domande stimolanti e per l’opportunità di condividere la sua prospettiva nel mondo del cinema coreano è stata evidente, confermando il suo impegno e la sua passione per l’arte della recitazione.
Questa intervista ha offerto uno sguardo approfondito sul talento e la personalità di Song Kang Oh, dimostrando perché sia considerato uno dei migliori attori della sua generazione non solo nel cinema coreano ma in quello di tutto il mondo.
Plot
Anni 70: il regista Kim Ki-yeol si convince che il suo ultimo film, Cobweb, diverrebbe un autentico capolavoro se solo potesse rigirarne il finale. Il tempo delle nuove riprese non può superare i due giorni, la severa censura incombe e gli interpreti, costretti a ritornare sul set, non gli rendono la vita facile sottoponendogli le loro crisi e i problemi personali. Per Director Kim inizia quindi una corsa contro il tempo funestata da incidenti sul set, discussioni, incubi e imprevisti di ogni tipo.