PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Beniamino Catena e Davide Iacopini, regista e attore del film Vera de verdad.
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È iperrealistico e fantastico allo stesso tempo Vera de Verdad, nuovo film di Beniamino Catena, presentato fuori concorso al 38 Torino Film Festival. Insieme ad Anita Caprioli e Marta Gastini, protagonista è Davide Iacopini, maestro della piccola Vera, un san Tommaso di questa vicenda di paranormale scomparsa della ragazzina, davanti ai suoi occhi, durante un’escursione. Di Claudio, il personaggio di Iacopini e del film Beniamino Catena dice e scrive: Vera de Verdad esplora il rapporto tra vita e morte, paura e accettazione, solitudine e unione con il Tutto.
Vera non solo è un personaggio, con la sua parabola narrativa, è anche il paradosso che porta gli altri protagonisti, in primis Elias e Claudio, a confrontarsi con la paura sia di vivere che di morire”. Catena e Iacopini descrivono l’approccio all’impossibile nel film che diventa possibile, al concetto spesso dimenticato del collegamento profondo che c’è tra esseri umani e tra questi con la natura, con il fuoco, il sole che ci permette di sopravvivere. Vera de Verdad, cavalcando i generi, esplora “metafisicamente” molte possibilità.
Vera de verdad: Vera, una bambina di undici anni, scompare senza lasciare traccia. Due anni dopo ritorna ma invece di essere adolescente è una giovane donna. Non ricorda niente. I genitori sono sconvolti ma l’esame del DNA conferma che è davvero lei. Quando i ricordi riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo cileno, clinicamente morto, che dall’altra parte del mondo si era risvegliato nello stesso istante in cui lei era svanita nel nulla.
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