PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Benedetta Argentieri, regista del film The Matchmaker.
Dopo Our War, Benedetta Argentieri, da regista e giornalista, decide di raccontare le donne che si sono unite allo Stato Islamico, oltre gli stereotipi che le vogliono sempre vittime e sottomesse. Per farlo, intervista Tooba Gondal, una delle più famigerate jihadiste britanniche e realizza The Matchmaker, film presentato alla 79esima Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia, Fuori concorso.
The Matchmaker: Tooba Gondal è una delle più famigerate jihadiste britanniche. A soli vent’anni, è partita da Londra per unirsi allo Stato islamico ed è diventata famosa in tutto il mondo come “The ISIS Matchmaker”, accusata di aver reclutato una dozzina di donne occidentali perché sposassero combattenti dell’ISIS. Tra il 2014 e il 2017, è stata attivamente impegnata a fare propaganda sui social network. Non appena l’ISIS ha iniziato a perdere terreno, è scomparsa da Internet. La regista Benedetta Argentieri l’ha ritrovata in un campo di prigionia in Siria due anni più tardi, dopo che l’ISIS aveva perso la guerra contro l’esercito di liberazione curdo, e ha realizzato un’intervista esclusiva. Quando si presenta, Gondal allude allo stereotipo della donna passiva, che si è innamorata dell’uomo sbagliato e non è responsabile delle proprie azioni. La sua versione della storia gioca con la visione maschilista delle donne della jihad, viste come accessori e non come partecipanti attive. Tooba è la ragazza amichevole, intelligente e sottomessa che vediamo davanti alla telecamera? O è una violenta estremista? L’intervista offre un interessante spunto di riflessione sulla guerra santa islamica considerata dal punto di vista delle donne che hanno fatto parte del califfato, combattenti e carnefici in prima persona.
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