PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Beatrice Grannò, Daniela Scattolin e Virginia Diop, attrici della serie Zero.
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Creata da Menotti e liberamente ispirata al romanzo “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano, qui anche sceneggiatore, arriva Zero, serie originale italiana Netflix con un cast composto quasi prevalentemente di italiani di seconda e terza generazione. Storia di Omar/Zero timido ragazzo con uno straordinario superpotere, diventare invisibile. 8 episodi diretti da Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin e moltissimi gli esordienti oltre alla scoperta del protagonista, Giuseppe Dave Seke e gli attori alle prime esperienze tra cui le tre principali interpreti femminili: Daniela Scattolin (Sara), Beatrice Grannò ( Anna) e Virginia Diop ( Awa). Le tre attrici descrivono l’approccio ai loro personaggi, il lavoro di squadra su una serie iperinnovativa per il panorama italiano e infine la doppia responsabilità dell’interpretare personaggi femminili sfaccettati e quella di contribuire a costruire una letteratura seriale e cinematografica della realtà afro-italiana e degli italiani di seconda generazione in Italia.
Zero: Racconta la storia di un timido ragazzo con uno straordinario superpotere, diventare invisibile. Non un supereroe, ma un eroe moderno che impara a conoscere i suoi poteri quando il Barrio, il quartiere della periferia milanese da dove voleva scappare, si trova in pericolo. Zero dovrà indossare gli scomodi panni di eroe, suo malgrado e, nella sua avventura, scoprirà l’amicizia di Sharif, Inno, Momo e Sara, e forse anche l’amore.
Per la prima volta nella sua storia, il Festival di Cannes svela due manifesti ufficiali della sua 78a edizione, ispirati al capolavoro di Claude Lelouch del 1966, vincitore della Palma d'oro, Un uomo, una donna.
Daphne Di Cinto porta il tema dell’intersezionalità al centro dell’Integrazione Film Festival 2025, un evento gratuito tra cinema, arte e inclusione, in scena a Bergamo dal 13 al 17 maggio.
E se un weekend potesse riscrivere 15 anni di silenzio? Paternal Leave di Alissa Jung, è un viaggio intenso tra riconciliazione, emozioni e seconde possibilità.
Si è conclusa con successo la 38ª edizione del Bolzano Film Festival Bozen: dieci giorni di cinema, musica e incontri, oltre 6.000 spettatori e una forte presenza internazionale.