“The Eggregores’ Theory”, intervista al regista Andrea Gatopoulos
"L'intelligenza artificiale mette paura a molti. Io credo, invece, possa essere una risorsa anche nel cinema"
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“At Least I Will Be 8 294 400 Pixel,” intervista con il regista Marco Talarico Laura Della Corte
In un’intervista interessante, Marco Talarico, il regista del cortometraggio “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel” nella sezione Sic@Sic, condivide le ispirazioni e le motivazioni alla base del suo film. La Georgia gioca un ruolo fondamentale nella sua narrazione, scelta per le sue contraddizioni paesaggistiche e architettoniche. Talarico spiega: “È un paese in via di sviluppo che presenta forti contrasti, grandi campagne e città che sembrano appartenere agli Emirati Arabi.” Questa complessità offre uno sfondo ricco per il racconto, che segue un giovane intento a ricostruire i propri ricordi di un viaggio passato grazie all’Intelligenza Artificiale.
La storia ruota attorno a un protagonista che, dopo aver cercato di ricreare le foto di una vacanza passata utilizzando un software di I.A., decide di tornare in Georgia in cerca di nuovi momenti da immortalare e per incontrare una ragazza che considera la custode dei suoi ricordi. Talarico sottolinea l’importanza della memoria e dei ricordi, affermando: “I need to remember you.” Questo desiderio di connessione personale e di comprensione del passato è al centro del film, un tema che porta a una riflessione amara sulla fuggevolezza del tempo e sull’importanza delle esperienze condivise.
Un messaggio chiave del film è espresso nella frase: “If I won’t find you I will look for the light.” Con questa dichiarazione, Talarico esprime la speranza di trovare non solo una persona, ma anche un significato più profondo e luminoso lungo il cammino della vita. Il giovane protagonista affronta l’idea che i ricordi, anche se perduti, possano guidarci verso nuove avventure e scoperte. “If you are not for me, then you will be for someone else,” aggiunge, riflettendo sulla natura impermanente delle relazioni e delle esperienze.
Il cortometraggio “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel”, prodotto da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella selezione SIC@SIC, evidenziando l’uso innovativo dell’Intelligenza Artificiale non solo come strumento creativo, ma anche come mezzo per esplorare temi complessi legati alla memoria e alla nostalgia. Talarico, parlando dell’uso dell’Intelligenza Artificiale, afferma: “La considero un ottimo ausilio, aiuta a trovare le idee e a scriverle.” Questo approccio dimostra il suo impegno a integrare tecnologia e narrativa in modo consapevole e critico.
In conclusione, “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel” non è solo un film sulla tecnologia, ma un viaggio emotivo nella memoria e nella ricerca di connessioni perdute. Attraverso la sua narrazione visiva e tematica, Talarico invita il pubblico a riflettere su cosa significhi ricordare e scoprire il senso della propria esistenza.
Un ragazzo, dopo aver portato a ricostruire le foto di una vacanza passata grazie ad un software di I.A., decide di intraprendere un viaggio nel paese in cui si ricordava essere stato: la Georgia. Utilizzando dei messaggi di testo come diario di viaggio, il suo obiettivo è quello di creare nuovi ricordi e al contempo incontrare la ragazza che crede possa essere custode di quelli passati.
Written by: Laura Della Corte
Critics Week - Venezia SIC@SIC
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