È ispirata a una vicenda accaduta in Sardegna qualche anno fa “Anna” di Marco Amenta, storia di resistenza contro il potere spregiudicato di un capitalismo maschilista pronto a distruggere tutto, presentata alle 20esime Giornate degli Autori-Notti Venezia.
La storia originale aveva come protagonista un anziano pastore, che insieme alla figlia, in una specie di Davide contro Golia ha combattuto contro un gruppo immobiliare che voleva espropriare la sua terra. Amenta ha scelto di traslare la storia al femminile scegliendo nei panni di Anna la debuttante Rose Aste, “perfetta per il suo lato selvaggio e duro e un erotismo inconsapevole”.
Una lotta personale più che ambientalista
Anna inizia una battaglia in difesa dell’ambiente. Ma ancor di più la sua è una lotta per la salvezza personale, una feroce resistenza alla violenza (anche ai mostri meccanici che affondano la terra), al maschilismo e al potere dell’uomo, temi assai attuali per il regista. “Anna è una donna che non vuole abbassare la testa e combatte per non essere schiacciata, non vuole essere una vittima ma non è nemmeno un’eroina. È una ragazza forte, ribelle e combattiva, che incarna gli elementi arcaici”.
Menzione speciale FEDIC
Al Lido la Federazione Italiana dei Cineclub ha consegnato ad “Anna” di Marco Amenta la Menzione speciale Fedic. Un riconoscimento assegnato “per la descrizione, con duro realismo, dell’eroica battaglia di Anna, a difesa in Sardegna del suo gregge e del terreno paterno contro violenza e maschilismo al servizio di una cinica e spietata avanzata del cemento nel segno di un disprezzo verso la natura. Pregevole e commovente l’interpretazione di Rose Aste”.
Plot
Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra. Una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l'hanno segnata, ma non piegata. E oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell'angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di se stessi e delle proprie convinzioni.