PODCAST | Chiara Nicoletti intervista Angela Prudenzi, Alfredo Fiorillo, produttori del documentario Corpo a Corpo.
Produrre un film che guarda alla vita di una super atleta e super donna come Veronika “Yoko” Plebani è più di un’operazione cinematografica, sottolineano i produttori del film, Angela Prudenzi e Alfredo Fiorillo per L’Age d’Or. Il percorso dell’atleta Plebani è spunto e pretesto per un’analisi più profonda sulla body positivity, sul modo in cui le donne soprattutto vengono raccontate, viste e giudicate. La forza e le debolezze di una super atleta creano empatia con lo spettatore per spronarlo attivamente all’inclusione, a partecipare attivamente nel dibattito e nella lotta per la parità di genere e rispetto per ogni diversità.
Corpo a Corpo : Veronica Yoko Plebani è un’atleta della nazionale paralimpica di Triathlon. A 25 anni ha nel cuore un sogno: le Olimpiadi di Tokyo 2020. Ne aveva solo 15 quando una meningite batterica l’ha trascinata per mesi in una lotta fra la vita e la morte che le ha restituito un corpo segnato per sempre. Laurenda in scienze politiche con una tesi sui diritti delle atlete. Ambasciatrice di accettazione indiscussa del corpo con migliaia di followers da Instagram alle copertine dei giornali. Posa, anche nuda, per fotografi di fama internazionale frantumando ogni canone di bellezza. Corpo a Corpo è il ritratto di un’atleta, ma soprattutto di una giovane donna che non si è fermata di fronte ai suoi limiti. È l’emancipazione inconsapevole della femminilità che esclude il giudizio, che non conosce normalità o diversità. È una storia interrotta ancora una volta. A 15 anni è arrivato un batterio a guastare i piani di Veronica. A un passo dalle Paralimpiadi di Tokyo 2020, al quarto posto tra tutte le atlete al mondo nella sua specialità, è sopraggiunto un virus. Ma lei ha un piano per reagire.
La co-direttrice artistica della 21° edizione di Alice nella Città, Fabia Bettini, illustra il programma ricco di opere che pongono le protagoniste femminili al centro dello storytelling.
Intervista esclusiva a Elena Di Giovanni, co-direttrice del Master internazionale in Accessibility to Media, Arts and Culture all'Università di Macerata.
Fin dal 2013 Final Cut in Venice si è rivelata un'iniziativa cruciale, facilitando il completamento di film provenienti da nazioni africane e cinque paesi del Medio Oriente, tra cui Iraq, Giordania, Libano, Palestina e Siria. Il programma di quest'anno offre …