L'attore e regista ha ricevuto il riconoscimento dal Sindacato dei giornalisti cinematografici alla Mostra del cinema di Venezia, dove è in concorso tra i co-protagonisti di "Enea" diretto dal figlio Pietro
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A Sergio Castellitto il premio Pietro Bianchi 2023Giulia Bianconi
Sergio Castellitto ha ricevuto il Premio Pietro Bianchi alla carriera dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNCCI) nel corso della 80esima Mostra del Cinema di Venezia.
I riconoscimenti alla carriera sono un buon momento per fare un bilancio e anche per guardare al futuro. “Io mi sento sempre un po’ intimidito quando mi danno un premio, meno quando faccio un film – racconta l’attore e regista, che ha da poco compiuto 70 anni – Quando ricevo i premi sento addosso un amorevole disagio, perché so che devo meritarmeli anche come rilancio”.
Papà nella vita e sul set
Sergio Castellitto è anche tra i protagonisti di “Enea”, film diretto dal figlio Pietro Castellitto, in concorso alla Mostra. “Spero che continuerà a dirigermi in altri film – dice – Tutti immaginano un rapporto conflittuale tra un padre e un figlio, che oltretutto fa anche il tuo mestiere. Se il primo film, “I predatori“, è stato riconoscere un luccichio, sul set di “Enea” ho scoperto la tenuta di un talento. Io pensavo che sul lavoro mi avrebbe chiamato Sergio, invece ero sempre papà. Per me è stato il centesimo film come attore e il fatto di essere diretto da Pietro mi è sembrato un bellissimo segno della vita”.
Due stagioni dell’esistenza del cinema italiano a confronto
Sergio Castellitto e il figlio Pietro Castellitto rappresentano “due stagioni dell’esistenza del cinema italiano. Per andare avanti – spiega l’attore – c’è bisogno di continuare a fare questo mestiere con ottimismo. Bisogna avere il desiderio che le cose accadano, anche se la situazione nel nostro cinema è complicata e seria”.
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