“L’Albero”, intervista alla regista Sara Petraglia e le attrici Carlotta Gamba e Tecla Insolia
L’albero, opera prima di Sara Petraglia alla Festa di Roma racconta la nostalgia di un tempo vissuto, denso, traumatico, ma anche felice .
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“Conversation with” at the 20th Marrakech IFF, interview with actor Willem Dafoe Bénédicte Prot
“Come quando eravamo piccoli”, intervista a Camilla Filippi Chiara Nicoletti
Camilla Filippi debutta alla regia di un documentario autobiografico, “Come quando eravamo piccoli”, presentato ad Alice nella Città 2024.
L’attrice parte dal “pretesto” della pensione di suo Zio Gigio, dopo 42 anni agli Spedali Civili da lavoratore di categoria protetta, poiché è stato uno d quei tanti bambini con lesione cerebrale da forcipe alla nascita, per raccontare “quel che regia d una famiglia”.
Ci sono lei, suo fratello Michele e lo zio, anche se il campo inevitabilmente si allarga, per un viaggio nel tempo su cosa è stata questa famiglia e come è cambiata.
“Ho capito che questo film era un modo per indagare la famiglia, qualcosa con cui dobbiamo fare i conti” racconta la neo-regista Camilla Filippi che si è messa in gioco, mettendosi sia dietro che inevitabilmente davanti la macchina da presa, raccontando anche se stessa.
“Dobbiamo fare i conti con quella parte di noi che è quella di quando eravamo piccoli, in quegli anni sviluppi tutte quelle cose che contribuiscono a costruire il palazzo che abiti da adulto” conclude Filippi a sostegno della sua indagine cinematografica.
Camilla è quella che è fuggita a Roma per inseguire il suo sogno di cinema. Suo fratello Michele è invece rimasto, guidato forse da un senso del dovere. Dalla particolarità di questa famiglia che si racconta e si mostra, nasce l’universalità di temi e riflessioni su cosa significhino veramente i legami di sangue.
Grazie alla storia di suo Zio Gigio, Camilla Filippi aggiunge anche un tassello importante dentro la narrazione delle disabilità. La regista riesce nel suo intento di mostrare la verità dietro il quotidiano di chi vive e percepisce il mondo in maniera diversa.
Zio Gigio è nato in casa, a Brescia, nel 1957 ed è uno dei tanti bambini con lesione cerebrale da forcipe che, tra le altre complicazioni, lo ha reso ipovedente. Dopo 42 anni da lavoratore di categoria protetta, se ne va in pensione e questa diventa l’occasione per fare un viaggio con i suoi unici parenti, i nipoti Michele e Camilla. Per lui sarà l’occasione di vivere un’avventura, per loro di confrontarsi sulla condizione della loro famiglia rimasta in sospeso da troppo tempo.
Written by: Chiara Nicoletti
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Camilla FilippiFestival
Alice nella CittàL’albero, opera prima di Sara Petraglia alla Festa di Roma racconta la nostalgia di un tempo vissuto, denso, traumatico, ma anche felice .
Rita, Paz Vega’s directorial debut lands in Alice nella Città in Rome for its italian premiere
"Il film è il tentativo di seguire una persona normale, anzi intelligente, sensibile - proprio per creare un’identificazione - che si ritrova a fare i conti con il desiderio della violenza”.
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