Alberto Barbera, direttore Artistico della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia annuncia il programma della 81° edizione.
Dopo la piccola pausa dai divi sul red carpet a causa dello sciopero degli sceneggiatori ad Hollywood, la Mostra è pronta ad ospitare i grandi titoli, i grandi maestri ma soprattutto a scoprire i nuovi talenti.
Per un doppio movimento espansivo, i film si fanno sempre più piccoli per adattarsi ai nuovi contenitori mentre dall’altro capo della trasformazione assistiamo invece all’espansione della durata e delle convenzioni narrative tradizionali.
La Mostra racconta questa trasformazione attraverso la presenza di film sempre più lunghi che superano le tre ore o di serie TV che gli stessi autori sostengono essere lunghi film, oltre la serialità.
In programma quattro serie TV nel Fuori Concorso: “Disclaimer” di Alfonso Cuarón, “Families Like Ours” di Thomas Vinterberg, “The New years” di Rodrigo Sorogoyen ed “M – Il figlio del secolo” di Joe Wright, su Mussolini, interpretato da Luca Marinelli.
Nel concorso Venezia81, non solo grandi nomi ma molte sorprese, spesso opere seconde di autori che trovano la loro conferma a Venezia.
Tra loro l’argentino Luis Ortega con “Kill the Jockey“, i fratelli Boukherma con “Leurs Enfants Aprés Lux” e la georgiana Dea Kulumbegashvili con “April“.
Quattro i film italiani in concorso: “Campo di battaglia” di Gianni Amelio con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi; “Iddu” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con Elio Germano; “Diva futura“, opera seconda di Giulia Louise Steigerwalt con Pietro Castellitto e infine “Vermiglio” di Maura Delpero, regista scoperta a Locarno.
In concorso spiccano anche i grandi nomi: “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga; “The Room next door“, film anglofono di Pedro Almodovar, con Tilda Swinton, Julianne Moore e John Turturro; “Baby Girl” di Halina Reijn con Nicole Kidman e Antonio Banderas, l’attesissimo “Queer” di Luca Guadagnino con Daniel Craig.
Ancora, Brady Corbet con “The Brutalist” con Adrien Brody, Guy Pearce e Felicity Jones, il cileno Pablo Larrain che con “Maria“, dopo “Jackie“ (sulla Kennedy) e “Spencer“ ( su Lady D) porta la storia di Maria Callas sul grande schermo, negli ultimi giorni del suo esilio a Parigi e le da il volto e le fattezze di Angelina Jolie.
Fuori Concorso, il ritorno insieme in un film, a 16 anni da “Burn After Reading“, di George Clooney e Brad Pitt in “Wolfs“.
Leggendo le sinossi dei film non si può non notare che le passioni e il sesso sembrano invadere le storie presenti quest’anno alla Mostra. Conferma Alberto Barbera che dice: “tra i fil rouge della selezione di quest’anno, c’è sicuramente il ritorno della sessualità e dell’erotismo al cinema”.