Lisa Sastri definisce il suo primo film da regista una lettera d’amore nei confronti della madre. “La casa di Ninetta”, è nato prima sottoforma di libricino, poi di monologo teatrale e nell’arco di sette anni è diventato un lavoro cinematografico presentato in anteprima al Bif&st 2024 e nelle sale italiano a maggio. Nel cast, oltre alla stessa Sastri, che interpreta Lucia, la figlia della protagonista che di mestiere fa proprio l’attrice, c’è Maria Pia Calzone nei panni di Ninetta da giovane.
Una fiaba napoletana al femminile
L’attrice e regista racconta la storia di sua madre, malata di Alzehimer, tra passato e presente, tra gioie, dolore e famiglia, in una Napoli misteriosa e magica, sospesa fra realtà e immaginazione. Una storia di donne, raccontata da donne. Madri e figlie, anziane e giovani, tutte ruotano intorno alla figura di Ninetta.
Una storia personale che diventa universale
“Questo film è sicuramente autobiografico. Ma lo consegno al pubblico come racconto universale. Sono emozionata per il successo ricevuto al Bif&st tra lacrime e sorrisi degli spettatori e non vedo l’ora che esca al cinema“, racconta Sastri.
Un film sulla memoria
Sastri parla del suo film anche come “un flusso di memoria, dove l’emozione è al centro di ogni cosa. Il passato incontra e si mescola con il presente in questa pellicola, che però non vuole essere malinconica“.
Plot
"La casa di Ninetta" parla della storia di una donna luminosa e speciale: Ninetta; e di sua figlia Lucia, che fa l'artista e ha un rapporto di grande amore con sua madre.
Ninetta è accudita da tre badanti perché malata di Alzheimer, vive in una casa a Napoli, dove Lucia va a trovarla ogni volta che le è possibile.
La voce fuori campo di Lucia ci guida nel racconto della famiglia, passando dal presente al passato e seguendo il flusso della memoria.
Nel passato di Ninetta c’è Alfonso, il grande amore della sua vita, uomo affascinante, ma dai risvolti oscuri. Un amore travolgente, ma anche tossico.
Una storia di amori, quelli di Ninetta e della figlia Lucia, non sempre felici.
Tutto viene raccontato con leggerezza e allegria, perché questa è una storia napoletana: con la sua musica ed i suoi colori pastello, perché di musica è fatta Ninetta.
Nel film sentiamo la voce originale di Ninetta che, cantando antiche melodie napoletane, scandisce i capitoli del racconto.