Damiano Giacomelli, in debutto alla regia con “Castelrotto“, presentato fuori concorso al 41° TFF nella sezione La Prima Volta, definisce un Donchisciotte di provincia il suo protagonista, Ottone, interpretato da Giorgio Colangeli.
Ex giornalista di cronaca e maestro decaduto, Ottone riprende vitalità nell’indagare su un crimine della sua provincia, scusa per vendicarsi di un vecchio torto subito.
Nel riprendere la penna in mano e cimentarsi nuovamente con il mestiere di giornalista, Ottone si confronta con Mina (Denise Tantucci), studentessa di giornalismo, abile reporter e occasione di confronto sui nuovi modi di fare cronaca ed investigare sulla realtà.
“Castelrotto“ diventa così anche riflessione su vecchie e nuove generazioni, tradizioni e modernità, cosa conservare di un vecchio modo di approcciarsi al lavoro ed ai rapporti con gli altri e cosa invece imparare da un mondo odierno, contornato dai social e dalle fake news, dove è difficile comprendere dove sia la verità.
Vedremmo bene Giorgio Colangeli protagonista di una serie basata sulle avventure di “Castelrotto” e del suo giornalista burbero, Ottone, una sorta di “barlume” declinato in salsa maceratese.
Plot
Un misterioso misfatto scuote la vita di Castelrotto, paesino appenninico da sempre fuori dalla cronaca... e dalla storia. Ottone, ex cronista locale e maestro elementare in pensione, approfitta dell'episodio per riprendere la penna in mano e vendicarsi di un vecchio torto subito.
Il suo piano è chiaro: manipolare il racconto del nuovo crimine per far accusare gli uomini che gli hanno rovinato la vita. Un revenge movie sulle fake news di paese, guidato da un testardo Donchisciotte di provincia.